Finanziaria, verso il rush finale al Senato
L'Udc rilancia i problemi dei Vigili del Fuoco e del riordino delle carriere del comparto sicurezza
Lunedì 22 il provvedimento approderà all'Aula di Palazzo Madama per l'ultima lettura. Intanto la questione della riforma della manovra finanziaria continua ad essere tema di confronto politico e spunta un'ipotesi concreta. Novantatre sono stati gli emendamenti presentati dall'opposizione, tutti bocciati dalla commissione, mentre la maggioranza ha considerato blindato il provvedimento. Ci sono invece 8 ordini del giorno della Cdl fra i complessivi 43 che approderanno lunedì all'esame dell'Aula. Gli argomenti affrontati vanno dal deposito delle pratiche amministrative attraverso la trasmissione telematica (An), fino al problema di organico dei Vigili del Fuoco (Udc). Sempre l'Udc chiede al Governo di impegnarsi sul fronte del riordino delle carriere nel comparto della sicurezza e di migliorare le norme sui Confidi con un occhio alle Pmi (Lega). Si chiede poi di assicurare lo stanziamento aggiuntivo per sostenere la partecipazione dell'Italia all'Atlantic Treaty Association e di tagliare al 10% l'Iva sulle ristrutturazioni edilizie. Intanto, cresce il dibattito politico intorno all'ipotesi di riformare le procedure per l'approvazione della manovra di bilancio. Sulla questioni sono intervenuti ieri i presidenti dei due rami del Parlamento. Pera ha ricordato che ogni anno, prima di Natale, ci sono polemiche sulla finanziaria e sui conti pubblici: «Il Governo dice è mia, il Parlamento dice è nostra. Credo che ci sia bisogno di un intervento», ha concluso il presidente del Senato. «Si impone la riforma della legge finanziaria», ha rimarcato dal canto suo il presidente della Camera Casini che, ha annunciato la presentazione, per gennaio, di un dossier che raffronta la finanziaria con la legge di bilancio dei 26 paesi aderenti al Consiglio d'Europa. Uno studio che documenterà «l'anomalia della procedura italiana». Una prima ipotesi di lavoro è stata proposta, in serata, dal sottosegretario all'Economia Vegas. «L'ipotesi è un sistema che riprenda il modello europeo. Si potrebbe stabilire una parte della manovra riservata di competenza governativa, ad esempio quella fiscale - ha detto Vegas - e una parte libera».