On-line tre quarti dei centri per l'impiego
Nei primi sei mesi del 2003, infatti, il 74% dei 217 centri per l'impiego (Cpi) ha attivato il collegamento Intranet con i propri uffici provinciali. Nel 2001 questa percentuale arrivava solo all'11%. È quanto emerge dai dati resi noti a Roma dall'Isfol (istituto per lo sviluppo della formazione dei lavoratori), durante la presentazione di tre ricerche condotte sui Cpi del Mezzogiorno per conto del ministero del Welfare. Nel primo semestre di quest'anno, i Cpi del Sud hanno realizzato circa 10 mila colloqui (di cui 1.500 di informazione e 8.500 di orientamento) e circa 600 avviamenti verso nuove attività (di cui 250 verso l'apprendistato). La ricerca dell'Isfol ha evidenziato un generale rafforzamento delle strutture e dei servizi agli utenti. A oltre il 55% della popolazione residente nel Mezzogiorno è stato, infatti, offerto un servizio di orientamento, svolto nella maggior parte dei casi con un colloquio individuale. Migliorati anche i servizi di accoglienza, che nel 65% dei casi sono risultati ben organizzati. Soddisfacente anche l'attività di raccolta delle domande di lavoratori per le imprese: 75 centri per l'impiego su cento forniscono elenchi su richiesta e il 42% solo dopo aver controllato l'effettiva disponibilità dei lavoratori. Non arriva al 10%, invece, la quota di Cpi del Mezzogiorno che organizza colloqui di selezione per conto delle aziende. Ancora indietro l'adempimento dell'obbligo formativo, per il quale i Cpi rivestono un ruolo strategico attraverso il monitoraggio e l'attività di tutor dei giovani tra i 15 e i 17 anni. Sono solo 1.500 i giovani che, nel primo semestre del 2003, hanno usufruito di colloqui informativi e quasi 9.000 quelli che hanno effettuato colloqui di orientamento (ma solo 600 avviati alla formazione o all'apprendistato).