L'inflazione scende a novembre al 2,5% Roma tra le più care

A novembre, conferma l'Istat, il costo della vita è aumentato del 2,5 per cento su base annua, il dato più basso da agosto 2002, e dello 0,2% rispetto a ottobre. Un segnale "positivo e confortante", ha commentato il ministro del Welfare, Roberto Maroni, secondo il quale il freno all'inflazione è uno dei principali elementi per sostenere l'occupazione. L'indice europeo armonizzato, invece, precisa l'Istituto di statistica, segna +2,8% in termini tendenziali e +0,3% su ottobre. Protesta, invece, l'intesa dei consumatori, cartello che raggruppa le principali sigle di difesa dei diritti dei cittadini. "Gli italiani - spiega l'Intesa in una nota - sanno che la realtà dei prezzi è ben diversa da quella che l'Istat vorrebbe propinarci. Una realtà che da due anni è sotto gli occhi di tutti". La tendenza ai rincari, d'altronde, secondo i tecnici, è ancora molto forte proprio nel comparto alimentare della frutta e degli ortaggi (7,2 e 9,4 rispettivamente) e per i tabacchi (9,4%); meno forti le tensioni su comunicazione, che registrano l'unico calo, e carburanti. I trasporti urbani sono aumentati, a livello congiunturale e tendenziale, del 3,2% e del 6,6%. Gli aumenti congiunturali più consistenti, a novembre, colpiscono bevande alcoliche e tabacchi (+0,4%) e mobili, articoli e servizi per la casa, ricreazione, spettacoli e cultura e altri beni e servizi (+0,3% per tutte e tre le voci). Invariato il capitolo Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi, mentre calano le comunicazioni (-0,5%). Rispetto a novembre 2002, rincarano di più bevande alcoliche e tabacchi (+7,7%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,1%), e per alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+3,7%). Anche in questo caso diminuiscono solo i prezzi per le comunicazioni (-4,1%). Nelle venti città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati si sono registrati a Torino e Napoli (+3,0%), Campobasso (+2,9%) e Roma (+2,8%).