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I VIGILI del fuoco si appellano al presidente della Repubblica per il rinnovo del contratto nazionale.

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Purtroppo non ho la bacchetta magica» aggiunge. Una delegazione di pompieri è stata ricevuta nel pomeriggio in Prefettura da un delegato del presidente della Repubblica cui hanno consegnato un documento nel quale si sottolinea la certezza che «Ella saprà rappresentare alle istituzioni competenti, l'espressione di profondo malessere che attraversa i vigili del fuoco, sempre pronti ai richiami di aiuto della cittadinanza, ma stanchi di essere ricordati solo quando si tratta di attribuire medaglie». I vigili del fuoco che, speravano di incontrare personalmente il presidente, hanno manifestato in corteo- un migliaio di persone giunte da tutta Italia - per le calli di Venezia, protestando perchè, come spiegano nel documento inviato al capo dello Stato «il contratto nazionale è scaduto da due anni: gli stipendi sono di molto inferiori a quelli dei colleghi europei. Per contro, si trovano con la magra prospettiva di un risibile aumento medio di 106 euro messo a disposizione dal governo». «Evidenziamo quindi - si legge nel documento firmato da tutte le sigle sindacali- la necessità della chiusura della partita contrattuale in tutte le sue parti, nel brevissimo, con una rivalutazione salariale capace di valorizzare l'importanza del ruolo sociale rivestito dalla categoria dei vigili del fuoco, anche in funzione del rischio al quale sono esposti».

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