Caro-Ici, a Rieti i contribuenti più tartassati
Fortunato chi vive a Trento e Bolzano. Roma, Milano e Torino a metà della classifica
L'Ufficio studi dell'associazione degli artigiani Cgia di Mestre, prendendo come parametro di riferimento un'abitazione tipo di 100 mq. con un valore di 80 mila euro (al lordo della rivalutazione del 5%), ha infatti calcolato l'Ici annua a carico dei proprietari di tutti i Comuni capoluogo di provincia: il risultato è che a Rieti (416 euro) si registra il carico fiscale maggiore, mentre Bolzano e Trento chiudono la classifica (62 euro). Riguardo alla scadenza per il saldo dell'Ici di lunedì 22 dicembre «tutti la vivono come un appuntamento da esorcizzare - osserva una nota della Cgia di Mestre - ma qualcuno avrebbe almeno 300 ragioni più di altri per esprimere tanto disagio quando si parla di Ici». I più sfortunati sono i cittadini proprietari di case a Rieti, Grosseto e Taranto, che stanno in cima alla classifica degli importi medi versati per pagare l'imposta comunale sugli immobili. Un podio guadagnato rispettivamente con 416, 410 e 396, euro di esborso. Fanalini di coda le province di Trento e Bolzano (62 euro), precedute da Catania (93, 77 euro), Lecce (176), Venezia (198, 63), Vicenza, Varese, Treviso, Savona, Imperia ed Aosta (216 euro). «Per l'Ici può essere applicata un'aliquota inferiore al 4 per mille nei confronti di proprietari che eseguono interventi volti al recupero di unità immobiliari inagibili - spiega Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - mentre in comuni ad alta tensione abitativa si possono prevedere addirittura aliquote superiori di due punti rispetto al limite massimo del 7 per mille». Il malcontento dei salassati si percepisce al Nord tanto quanto al Sud. E infatti al quarto posto si trovano i proprietari di immobili di Alessandria, che pagano circa 392 euro, seguiti da Benevento e Cuneo (376,71). A metà della graduatoria si trova Roma (288,71 euro), preceduta da Milano (296 euro) e Torino (300 euro).