Superconsulenti per esaminare le pieghe dei bilanci
È quanto si fa sapere da Capitalia in un week end in cui risuonano ancora i clamori dell'inchiesta che ha coinvolto il presidente del gruppo romano. Intanto va avanti l'indagine sulla vicenda Cirio. I magistrati romani si serviranno di consulenti per esaminare la documentazione acquisita e sequestrata dalla Guardia di Finanza. Il ricorso agli esperti è ritenuto necessario dal procuratore aggiunto Achille Toro e dai sostituti Tiziana Cugini, Gustavo De Marinis e Rodolfo Sabelli per ricostruire il percorso delle principali operazioni finanziare riconducibili al gruppo già presieduto da Sergio Cragnotti, e verificare se dietro tali attività si siano celate iniziative di dissolvimento. Gli inquirenti romani stanno da tempo passando al setaccio le operazioni che hanno riguardato, tra l'altro, l'acquisizione o la vendita di aziende come la brasiliana Bombril, la Del Monte, la Eurolat e la Lazio calcio. Secondo indiscrezioni a gennaio Geronzi potrebbe presentarsi spontaneamente alla procura per chiarire la propria posizione. Il presidente di Capitalia vorrebbe aspettare che i magistrati definiscano un quadro della situazione più completo. Intanto la Consob stringe l'indagine sulle banche che hanno collocato i bond Cirio. Le ispezioni devono accertare se gli intermediari hanno osservato le norme di comportamento previste dai regolamenti. E in particolare se nel vendere i titoli del gruppo alimentare hanno avvisato gli investitori dei rischi che correvano. La Consob deve chiarire se le banche hanno sollecitato gli acquisti di obbligazioni Cirio o al contrario se sono stati gli acquirenti a richiederle. La risposta a questo non è facile. Molti investitori infatti possono essere stati indotti dagli impiegati di banca a sottoscrivere lettere liberatorie, a loro insaputa, in cui dichiaravano di essere informati dei rischi. L.D.P.