Con l'estensione della sanatoria al 2002 gettito da 20 miliardi
Ad avanzare la stima è il presidente dei dottori Commercilisti, Antonio Tamborrino, secondo cui, dal solo anno d'imposta 2002 arriveranno tra 1,5 e 2 miliardi di euro. «Circa 18 miliardi di euro, spiega Tamborrino «sono stati già fatti, o sono da farsi, con il condono fino al 2001». Se si aggiunge il 2002 «complessivamente si avranno entrate aggiuntive che supereranno i 20 miliardi di euro». Cifra che, precisa subito il presidente, al contrario di quanto è stato detto da alcuni non ha nulla a che fare con il gettito che arriverà dal concordato perchè si tratta di anni d'imposta differenti. Il condono, spiega Tamborrino, «fa riferimento all'anno di imposta 2002 mentre il concordato, su base sperimentale, fa riferimento al biennio 2003-2004. Sono due cose ben distinte e separate» sottolinea. Quindi l'incasso relativo al 2002 «è aggiuntivo all'entità globale delle risorse che entreranno nelle casse dello Stato, così come per il concorato preventivo, perchè le cose -ribadisce- sono distinte e separate». Dal punto di vista tecnico, rassicura il presidente, non ci sarà «nessuna difficoltà per i contribuenti che hanno aderito alle sanatorie fino al 2001 e che intendono aderire anche ai condoni per l'anno d'imposta 2002». E anche i commercialisti, sottolinea, saranno pronti alla nuova 'ondatà di adesioni alle sanatorie: quella fissata dal governo, al 16 marzo 2004, «è una scadenza accettabile dal punto di vista tecnico operativo» afferma Tamborrino. E anche se i commercialisti adempiranno al proprio dovere il presidente tiene a sottolineare: «siamo contrari a qualsiasi forma di condono fiscale». Meglio sarebbe intervenire «rafforzando gli strumenti di accertamento fiscali». In questo modo «verrebbero meno queste forme di 'accesso a benefici particolarì», cioè il condono. Un primo importante passo è stato fatto con l'entrata i vigore della riforma fiscale voluta dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti: «non c'è dubbio -afferma Tamborrino- che si assottiglierà l'evasione fiscale».