C'è attesa per le cifre sull'andamento del mercato del lavoro Le stime indicano un aumento di posti La valuta Usa potrebbe risalire
Per la terza seduta consecutiva la moneta unica raggiunge il massimo sul dollaro toccando quota 1,2090 per poi terminare a 1,2079. All'origine di questa volata non ci sono novità particolari, piuttosto motivi tecnici ovvero lo scattare di vendite predeterminate alla rottura della resistenza di 1,20. A pesare sul biglietto verde c'è sempre il timore per il doppio deficit statunitense, pubblico e commerciale, oltre al rischio di nuovi attentati. Sulla scia dell'apprezzamento dell'euro si è mosso anche l'oro che ha raggiunto i nuovi massimi da febbraio 1996 a 407 dollari l'oncia. La seduta si era aperta con un dollaro poco variato rispetto alla chiusura di lunedì di 1,1979 in cui il biglietto verde aveva recuperato parzialmente terreno a causa del dato boom sulla ripresa dell'industria americana con l'indice manifatturiero salito ai massimi da vent'anni. Ma questi dati hanno avuto un effetto temporaneo sul dollaro. Come dice un rapporto JP Morgan, «al di là di uno spunto emotivo a ridurre le posizioni corte sul dollaro, continua a esserci un interesse nel comprare dollari». Ma un po' di ossigeno alla valuta statunitense potrebbe venire dal dato sulla disoccupazione Usa a novembre che sarà diffuso venerdì prossimo e che secondo le previsioni potrebbe essere positivo. Secondo un sondaggio svolto da Dow Jones tra un pool di economisti, a novembre sarebbero stati creati 150.000 posti in più, escludendo quelli del comparto agricolo. E questo confermerebbe che la ripresa economica negli Usa è ormai lanciata. Hbsc da parte sua stima un balzo a 200.000 unità. Ieri poi Bear Stearns e Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo le stime di crescita per il quarto trimestre e la prima metà del 2004. A sostenere un po' il dollaro nelle prossime sedute potrebbe inoltre giungere l'annuncio da parte del presidente Bush di voler rimuovere i dazi sull'import di acciaio, mettendo fine a un contenzioso che ha causato molto nervosismo sui mercati. Secondo gli analisti di JP Morgan il dollaro potrebbe apprezzarsi fin sotto 1,19. Ma qualche analista è dell'idea invece che il mercato ha già scontato questa notizia.