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Borsa, Generali e Mediobanca sotto i riflettori

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Mediobanca in progresso del 2,13%. In luce tutti i bancari. Capitalia corre ancora (+2,01%)

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Nel periodo luglio settembre hanno chiuso i battenti 17.608 aziende dedite all'artigianato a fronte delle 26.868 che si sono iscritte al Registro delle imprese: il saldo risulta quindi positivo per 9.260 unità, il miglior risultato fra i terzi trimestri degli ultimi quattro anni. A far da traino all'Italia 'artigianà sono le regioni del Centro, che registrano una crescita ben al di sopra della media nazionale (0,97%). Il Mezzogiorno si conferma invece fanalino di coda con un modesto +0,28%. A scattare la fotografia dell'artigianato italiano nel terzo trimestre 2003 è Unioncamere, ricordando che alla fine di settembre le aziende artigiane italiane risultavano pari a 1.440.104 unità. La crescita del numero delle imprese si traduce in una maggiore richiesta di personale: le aziende artigiane prevedono di realizzare 44.448 assunzioni nei dodici mesi fra ottobre 2003 e settembre 2004. La nuova occupazione, secondo l'indagine Excelsior, si concentrerà nella fascia di imprese con 1-49 addetti (+3,2%), mentre il contributo delle imprese con addetti fra 50 e 249sara dell'1,2%. Quasi la metà della nuova occupazione artigiana (49%) sarà creata dalle imprese del Mezzogiorno (22.000 posti di lavoro, pari ad una crescita del 7,1% su base annua). Seguono il Nord-Est (12.358 assunzioni, +3%), il Nord-Ovest (6.514 occupati in più, +1,5% su basse annua) ed il Centro (3.575 assunzioni e +1,3%).

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