Super euro, nessun ostacolo alla corsa
Secondo gli analisti la moneta unica potrebbe arrivare fino a 1,30 nel breve termine. Attese sui tassi
Secondo gli analisti, la moneta unica non si fermerà. La tendenza rialzista è tracciata: potrebbe toccare quota 1,2025 nel breve. E c'è chi si sbilancia fino a prevedere la violazione di area 1,30 nel medio- lungo periodo. Mentre i deficit commerciale e di bilancio degli Stati Uniti tengono giù il biglietto verde, la settimana si apre all'insegna della Bce. I banchieri centrali europei si riuniranno a Francoforte giovedì 4 dicembre ma non si annunciano scossoni sul fronte della politica monetaria. Con una ripresa incerta in Eurolandia rispetto al gran balzo degli Usa, è difficile attendersi un intervento sui tassi di interessi anche in presenza di un'inflazione in crescita. È probabile invece che l'istituto guidato da Jean Claude Trichet mantenga una posizione attendista grazie anche alle nuove stime per il 2004 - ancora da ufficializzare - che prevedono una crescita del Pil dell'1,8% (rispetto all'1,6% di giugno) e un tasso di inflazione all'1,9% dall'1,3%. La Bce dovrà fare i conti anche con la crisi istituzionale che attanaglia l'Unione. Lo strappo sul patto di Stabilità, con l'Ecofin che ha bocciato le sanzioni a Germania e Francia per deficit eccessivo invocate dalla commissione di Bruxelles, indebolisce la politica di rigore che è alla base della moneta unica. Per quanto riguarda l'Italia, il super- euro desta qualche preoccupazione. Se Confindustria lancia l'allarme per la competitività delle nostre imprese, il vice-ministro delle Attività Produttive Adolfo Urso sollecita l'intervento della Banca Centrale Europea per riportare l'euro ad un livello di cambio che non metta a rischio la ripresa. «Abbiamo raggiunto la soglia critica di 1,20 sul dollaro oltre la quale è difficile competere» dice sottolineando le difficoltà incontrate dalle nostre esportazioni «negli Usa e nel mondo». Di segno opposto la reazione della Borsa. L'exploit dell'economia americana e il rafforzamento della moneta unica hanno spinto Piazza Affari sui massimi dell'anno (Mibtel a 20.116 punti, Mib30 a 26.967 e Nuovo Mercato a 1.727). Per i risparmiatori il peggio sembra ormai alle spalle. Lo conferma un rapporto dell'Euripes, secondo cui la Borsa ha recuperato terreno. Negli ultimi otto mesi Piazza Affari ha recuperato circa 85 miliardi di euro, passando da una capitalizzazione di 509 miliardi di marzo ai 594 attuali Stando ai calcoli effettuati dai tecnici dell'istituto di ricerca, insomma, chi a marzo del 2003 deteneva un capitale azionario di 100mila euro, oggi ne possiede uno da 127mila, con un guadagno netto del 27%. Ancora in perdita, invece, sono tutti coloro che hanno puntato sulla Borsa negli anni della bolla e non ne sono usciti in tempo: un capitale da 100mila euro del luglio 2000, infatti, oggi ne vale appena 72mila. Anche se già va molto meglio rispetto a marzo scorso, quando il valore era più che dimezzato (45mila).