PER EVITARE di essere preda di quei comportamenti emotivi - spesso fuorvianti - segnalati da Kahneman, ...
Proprio affidandosi a una corretta strategia Warren Buffet è diventato il secondo uomo più ricco degli Stati Uniti dopo Bill Gates. La scelta di Buffet è stata quella di imporsi una ferrea auto disciplina. "Quando c'è crisi, una crisi forte, bisogna investire sui vari mercati mondiali. Poi, per dieci anni, bisogna dimenticarsi dei titoli acquistati. Nessun intervento, a prescindere dagli andamenti di Borsa. A quel punto si può rivendere". In sintesi: orizzonte di lungo periodo e diversificazione. Questi stessi principi sono alla base della strategia delle 5D, elaborata da Banca Mediolanum facendo tesoro dei consigli di numerosi premi Nobel. Questa strategia suggerisce cinque linee di differenziazione dei propri impieghi finanziari, seguendo le quali si possono ottenere i migliori risultati potenziali dal proprio investimento. La prima diversificazione, quella temporale, suggerisce di dividere il denaro che si intende investire tra breve, medio e lungo periodo. Il denaro che potrebbe servire entro i prossimi 3 anni può essere impiegato in Bot, pronti contro termine, fondi monetari, oppure lasciato sul conto corrente. Per il medio termine - da qui a sei anni - si possono scegliere le obbligazioni e i fondi obbligazionari. Infine, oltre i 9 anni, può entrare in gioco l'azionario. Ma quanto bisogna allocare in ciascuna di queste tre opzioni? Naturalmente non esistono quote predefinite; tutto dipende dalla tipologia del singolo risparmiatore. Per questo occorre affidarsi ai consigli di un Consulente Globale, un professionista del risparmio in grado di valutare il "profilo" del singolo investitore, esaminarne i bisogni, e valutare dunque la quantità di denaro che può servire subito, quello probabilmente necessario tra pochi anni, e infine quello che ragionevolmente non sarà utilizzato da qui a dieci. Solo in base a questa indagine preliminare si può fare una corretta diversificazione temporale. La seconda diversificazione è quella tra titoli. "Un giardinetto di titoli è meglio di un singolo titolo", ovvero maggiore è il numero di titoli che si acquistano, minore è il rischio che si corre. La terza diversificazione è quella geografica. Potremmo dire che un giardinetto di giardinetti è ancora meglio di un singolo giardinetto. Se non ci si limita a diversificare tra titoli, ma anche per aree geografiche, si può approfittare appieno della crescita globale. Infine ci sono la diversificazione per potere di crescita, che guarda ai mercati con maggiori prospettive (qui occorre destinare solo il risparmio sul quale si può speculare di più) e la diversificazione su strumenti finanziari innovativi quali ad esempio le polizze index linked. Paul Samuelson, altro premio Nobel per l'economia riassume questi cinque precetti in un semplice consiglio: "diversificate sul lungo periodo e investite direttamente in Borsa il denaro che siete disposti a perdere".