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Le notizie macroeconomiche diffuse sulle due sponde dell'Oceano non sono riuscite a far decollare le ...

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A condizionare l'andamento delle quotazioni, oltre all'altalena dell'euro nei confronti del dollaro, sono state anche alcune singole storie societarie e una certa attività speculativa. Fra i tecnologici (Stoixx -0,18%) ha perso quota in particolare Nokia (-2,27%) che ha confermato nuovamente le stime sul calo dell'utile nel quarto trimestre. Un piccolo ritocco in positivo ha confermato il Mibtel (+0,21% a 19.980 punti) e il Mib30 (+0,10% a 26.810 punti) ai massimi dell'anno. E ieri è stato record anche per il Midex (+1,21% a 26.092 punti). «Il mercato - commenta un operatore - è sembrato ben impostato con gli indici su livelli importanti». L'avvio piatto di Wall Street ha raffreddato anche Piazza Affari ma sul finale di seduta il listino si è riportato sui livelli della mattinata. Gli scambi sono stati pari a 3.157 milioni di euro. Le attese per la super banca tedesca, che potrebbe nascere dalla fusione fra i quattro più grandi istituti tedeschi hanno trainato al rialzo anche ieri il settore bancario italiano. «Si potrebbero aprire nuovi scenari in ambito europeo - commenta un analista - con altri istituti che potrebbero seguire la via dell'aggregazione per recuperare competitività». Intesa ha guidato il rialzo dei bancari a Piazza Affari (+2,66% a 3,167 euro), aiutata anche da un'intervista dell'ad Corrado Passera, Capitalia, già brillante alla vigilia, ha guadagnato l'1,31% a 2,7 euro, San Paolo Imi lo 0,86% a 10,64 euro. Ferma Unicredit (+0,05% a 4,2 euro). Contrastati gli assicurativi con Generali in calo dello 0,67% a 20,74 euro, Ras in rialzo dello 0,16% a 13,42 euro, poco variata Fondiaria Sai (-0,12% a 14,73 euro). Tra i titoli del risparmio gestito corre ancora Fineco (+2,06%). Da segnalare il rialzo di Popolare Milano (+2,05% a 4,44 euro) e Popolare Verona e Novara (+1,07% a 13,46 euro). Secondo giorno di rialzo per Parmalat, il titolo della famiglia Tanzi (+1,32% a 2,2 euro). La speculazione si è accesa sulle attese per la formalizzazione dell'uscita da Epicurum e per la possibile vendita di Parmatour ma anche, dopo la crescita di Deutsche Bank nel capitale, sulle attese per un possibile intervento di salvataggio da parte delle banche. Tim ritraccia (-0,88% a 4,3 euro) dopo il balzo della vigilia mentre Telecom si è mossa con cautela (+0,25% a 2,388 euro).

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