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Resa dei conti sul Patto di Stabilità

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Sul tavolo l'ipotesi di concedere un anno in più per riportare i conti pubblici sotto controllo

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Proposto dalla Presidenza italiana dell'UE, un tale compromesso permetterebbe a Parigi e Berlino di evitare, almeno nel futuro immediato, le sanzioni pecuniarie per i rispettivi disavanzi "eccessivi", che secondo ogni previsione persisteranno per il terzo anno consecutivo anche nel 2004. Già prescritta dall'Ecofin per la fine del 2004, la "regolarizzazione" dei disavanzi di Berlino e Parigi potrebbe venire posticipata al 2005, se lo stesso Consiglio dell'UE approvasse senza modifiche le recenti proposte di raccomandazione formulate dalla Commissione Europea. In cambio di questa proroga, e del conseguente rinvio sine die delle sanzioni, la Commissione ha, però, richiesto a Parigi e Berlino ulteriori misure di risanamento finanziario nel 2004, equivalenti rispettivamente all'1% e allo 0,8% dei loro deficit pubblici "strutturali" (ossia al netto degli effetti della cattiva congiuntura). Trattandosi di decurtazioni di diversi miloni di euro, tanto il Governo francese, quanto quello tedesco hanno confermato anche ieri sera una loro sostanziale indisponibilità ad accettare la parziale indulgenza proposta nei loro confronti dalla Commissione presieduta da Romano Prodi, che si dichiara fautrice di un rispetto rigoroso del Patto di Stabilità. "La Francia ha già fatto gli sforzi necessari", ha sostenuto il primo ministro di Parigi Raffarin, confermando il rifiuto della proposta di raccomandazione elaborata dalla Commissione. "Dei tagli supplementari di bilancio - ha avvertito da parte sua il ministro delle Fnanze tedesco Eichel - frenerebbero la ripresa e allungherebbero la crisi". "Un compromesso è accettabile soltanto se si fonda sulle raccomandazioni della Commissione - ha detto ieri Pedro Solbes - e finora non abbiamo visto una proposta alternativa che si collocasse nel contesto del diritto comunitario". "Faremo del nostro meglio per un compromesso" ha, però, pragmaticamente aggiunto lo stesso Commissario Europeo. Nonostante l'insistente campagna mediatica condotta nei giorni scorsi da Prodi e Solbes a favore del Patto, le due proposte di raccomandazione rivolte a Francia e Germania potrebbero, infatti, venire ulteriormente edulcorate oggi a Bruxelles dal Consiglio Ecofin, che ha la facoltà di modificarle con una votazione a maggioranza qualificata tra i ministri finanziari dei Paesi dell'euro, escluso di volta in volta quello interessato dal provvedimento. Alla riunione dell'Eurogruppo cominciata ieri sera a Bruxelles, la Presidenza italiana dell'UE impersonata dal ministro Tremonti ha, infatti, proposto di modificare le due raccomandazioni, per diluire in due anni (2004 e 2005) anziché in uno gli sforzi di risanamento richiesti a Francia e Germania. Questa proposta di compromesso, che fonti di Via XX Settembre hanno negato, prorogherebbe di conseguenza al 2006 il rientro dei disavanzi francese e tedesco sotto il limite, giuridicamente vincolante, sancito dal Patto di Stabilità.

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