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Invalidi, l'assegno sociale

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Con la maggiorazione sono calcolate le entrate esenti da Irpef

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L'invalido civile è colui che ha un'età compresa tra i 18 e i 65 anni che ha menomazioni congenite o acquisite a carattere progressivo e che inoltre ha una capacità di lavoro non inferiore a un terzo. Può essere anche di 18 anni se ha difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età e può anche avere un'età superiore ai 65 anni. Ha diritto a prestazioni analoghe anche il sordomuto. Che cosa succede quando l'invalido civile compie 65 anni? L'invalido titolare di pensione di inabilità o di assegno mensile, e il sordomuto titolare di pensione, al compimento dei 65 anni di età, hanno diritto, in sostituzione di tali trattamenti economici, all'assegno sociale a carico dell'Inps. Per ottenere l'assegno sociale bisogna fare i conti con i redditi che si posseggono. All'invalido sia coniugato sia solo gli verranno presi in considerazione soltanto i redditi personali che sono soggetti all'Irpef. Quindi l'assegno sociale spetta se il reddito personale non supera euro 3.846,05 annui se si tratta di invalido parziale, oppure se non supera 13.103,20 euro se si tratta di invalido totale o sordomuto. I redditi da prendere in considerazione sono quelli che si riferiscono all'anno precedente a quello di decorrenza della prestazione. Diversa è la situazione nel caso in cui l'invalido sia titolare di una maggiorazione sociale previste dalla legge, in questo caso si terrà conto di tutti i redditi, anche quelli esenti da Irpef, riferiti all'anno in corso compresi quelli del coniuge. Per chi è titolare della maggiorazione di 516,46 euro è concesso uno sconto sull'età all'invalido titolare della maggiorazione «al milione». Infatti la legge gli consente di ottenerla a 60 anni. È però sottoposto al vaglio del reddito che non deve essere superiore a 6.836,57 euro, se coniugato non deve superare tale cifra come reddito personale e non deve superare 11.503,44 il suo reddito sommato a quello del coniuge. Nel conto dei redditi ci rientrano tutti anche quelli esenti da Irpef e quelli con ritenuta alla fonte (interessi bancari e postali, rendite da titoli di Stato). Qualche reddito resta fuori dal conto: il reddito della casa in cui l'invalido abita, la pensione di guerra, l'importo aggiuntivo di euro 154,94 previsto dalla finanziaria 2001, i trattamenti di famiglia e i sussidi assistenziali, pagati da enti pubblici a condizione che non abbiano carattere continuativo.

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