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Inflazione più fredda a novembre

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I Consumatori contro l'Istat: per i beni di largo consumo siamo al 15%

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A parlare sono i vertici del Dirstat, la Federazione delle associazioni e sindacati dei dirigenti e delle elevate professionalità della pubblica amministrazione. I dirigenti statali si sono riuniti ieri mattina a Roma nel corso di un affollato convegno intitolato "Riforma a metà strada. Lo Stato sociale va in frantumi". All'ordine del giorno i problemi che affliggono la categoria, primo tra tutti la mancata attuazione della riforma della vicedirigenza. Nel 2002 una legge dello Stato ha istituito la figura del vicedirigente ma nessuna amministrazione ha provveduto all'inquadramento del personale. Sono mancate le risorse economiche e la riforma è rimasta sulla carta. Per questo i dirigenti dello Stato chiedono a Governo e Parlamento di modificare la Finanziaria, prevedendo fondi per l'attuazione della legge. «Abbiamo aspettative positive - dichiara Alessio Fiorillo, presidente Dirstat - Il Governo ha l'opportunità di completare la riforma, trovando le risorse necessarie. Servono cinquanta milioni di euro nel biennio 2004-2005». Al centro del dibattito anche la richiesta di pubblicizzazione del rapporto di impiego. «Le progressioni in carriera e il nostro stato giuridico devono essere decisi dal Parlamento - prosegue Alessio Fiorillo - Ora, invece, le progressioni vengono decise sulla base di accordi contrattuali tra sindacati e Governo. La privatizzazione e l'accentuato incremento dello spoil system hanno creato incertezza nell'esercizio della funzione amministrativa».

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