SULLE NUOVE tariffe elettriche, che dovrebbero portare a una riduzione delle bollette fra l'1 e il 2%, ...
Il nuovo sistema tariffario dovrebbe essere approvato all'inizio del 2004 e sarà uno degli ultimi atti degli attuali commissari Pippo Ranci (nella foto), Giuseppe Ammassari e Sergio Garribba, sostituiti da Alessandro Ortis, Fabio Pistella e Tullio Maria Fanelli sulle cui nomine ieri è arrivato il via libera della Commissione Attività produttive della Camera. L'Autorità ha diffuso un secondo documento di consultazione che riguarda in particolare le tariffe di trasporto. Un tema spinoso, perché condiziona la valutazione di Terna, la società di trasmissione dell'Enel che secondo i piani sarà privatizzata l'anno prossimo, e influenza i ricavi della stessa società elettrica. Il quadro ipotizzato dall'Autorità prevede «sia un aumento complessivo dei ricavi delle aziende impegnate nei settori della trasmissione e della distribuzione, misura e vendita dell'elettricità, sia una riduzione di alcuni punti percentuali del costo finale per i consumatori», secondo le prime stime degli esperti intorno all'1-2 per cento. Uno scenario positivo per tutti, a prima vista, grazie a «un'equa ripartizione - tra ricavi per le aziende e risparmi per gli utenti - dei recuperi di efficienza conseguiti dalle imprese negli anni 2000-2003, stimolati dai meccanismi tariffari incentivanti introdotti dall'Autorità a fine 1999». A Piazza Affari, però, i titoli Enel hanno perso il 3,49% con un prezzo di riferimento di 5,24 euro. Secondo gli analisti, al mercato non basta l'aumento del tasso di rendimento del capitale investito nella trasmissione dal 5,6% al 6,2%, che aumenta il rendimento di Terna. Per l'Enel, infatti, il rendimento del capitale investito nella distribuzione aumenterebbe meno del previsto (solo dal 5,6% al 6,4%) e in più sembra che l'Autorità non abbia accolto le richieste del gruppo elettrico che puntava a una rivalutazione del capitale investito. Terna sarebbe valutata oltre 4 miliardi di euro, contro i 3,3-3,5 stimati con il precedente sistema; anche se alcuni analisti non escludono che ci si potesse aspettare anche qualcosa di più. Il Tesoro ha detto di non condividere il contenuto; in vista del documento definitivo, «contenente il sistema tariffario 2004-2007", il ministero di via XX settembre si riserva «ogni azione a tutela dell'Enel e dei suoi azionisti". Da parte sua l'Authority, che punta ad approvare il nuovo piano con decorrenza dal primo gennaio 2004, si dice «pronta a esaminare qualsiasi suggerimento sarà fornito nel corso delle consultazioni". Gli operatori potranno dare i loro pareri entro il 5 dicembre.