ARCHIVIATA definitivamente l'ipotesi di matrimonio con Bnl il piano industriale 2003-2006 di Monte Paschi ...
E' per questo che il presidente Pier Luigi Fabrizi, in corso di presentazione del businnes plan agli analisti, ha annunciat che verrà "congelata" la quota del 4% circa posseduto in Bnl "che per noi resta comunque importante e che valorizzeremo". Rimane invece strategica la partecipazione detenuta in Hopa, pari al 9,17%, ma anche questa "per ora va bene e non intendiamo incrementarla". Sebbene, la quota in Hopa "ci permetta", ha spiegato Fabrizi, "di sedere in uno snodo importante per il quale passano operazioni relativamente importanti che interessano il Paese". Gli obiettivi del piano sono ambiziosi: una politica di dividendi pari al 50-60% dell'utile. "I ricavi", dice il presidente della banca, "si attesteranno a 5,46 miliardi di euro, con una crescita media annua di periodo del 4,8%". Nel dettaglio delle diverse componenti, il margine di interesse è previsto a 2,87 miliardi di euro (+4,6% di crescita annua media) e il margine da servizi a 2,59 miliardi (+5%). Per la raccolta gestita l'incremento annuo è del 10,6%, per quella amministrata dell'1%, mentre per la raccolta diretta e gli impieghi la crescita è stimata, rispettivamente, del 3,8% e del 5,8%. Il Core tier 1, uno dei coefficienti di patrimonializzazione, dovrebbe passare dal 5,8% di fine settembre 2003 al 7% di fine 2006. A fine anno, tuttavia, il Core Tier 1 si attesterà al 6,5% per effetto della già annunciata emissione di titoli convertibili in azioni Mps per un controvalore di 700 milioni di euro, che se interamente esercitata, corrisponderebbe a circa l'8 del capitale. Operazione sulla quale, ha sottolineato il direttore generale Emilio Tonini, "si è in attesa del via libera formale della Banca d'Italia". L'utile netto è stimato in aumento dai 272 milioni del terzo trimestre 2003 a oltre 950 milioni del 2006, con una politica dei dividendi pari al 50-60% dell'utile.