I NODI DEL GOVERNO
Finanziaria, verso l'aumento delle sigarette Maroni: sulle pensioni il tempo stringe
La conferma arriva da Gianfranco Blasi, relatore alla Camera al ddl della finanziaria 2004. «Credo che l'aumento dell'accisa delle sigarette alla fine si farà, anche se bisognerà definire con il Tesoro la modalità migliore», ha detto Blasi. «Ritengo particolarmente importante e urgente - ha detto il relatore di maggioranza - trovare risorse aggiuntive per gli enti locali, i piccoli comuni e anche le Pmi», e per questi obiettivi l'aumento della tassa sul fumo appare indispensabile. L'aumento dell'accisa al 60% porterebbe circa 800 milioni di euro nelle casse dello stato. La Cdl, intanto, definirà in un vertice forse alla fine della prossima settimana, dopo il voto di fiducia sul decreto, un'intesa fra i punti ancora aperti. Oltre alla tassa sul fumo, il condono previdenziale chiesto dall'Udc, l'estensione al 2002 del condono fiscale, la tassa sul volo, l'assicurazione anti-calamità. Un'intesa dovrà anche essere trovata sulle correzioni al decreto, da apportare sotto forma di emendanti al ddl della finanziaria. Condono edilizio, tassa sui canoni turistici, Cassa deposito e prestiti sono alcuni dei punti più critici. Sulle pensioni continua ad andare in scena un dialogo a distanza tra sordi dove nessuno dei protagonisti sembra disposto a fare il primo passo. Da una parte il ministro del Welfare Roberto Maroni (nella foto) che continua a dirsi disposto a riaprire il dialogo, ma non vuole toccare l'impianto della delega approvata dal consiglio dei ministri; dall'altra i sindacati che insistono a dire che senza il ritiro della delega non esistono le condizioni per riaprire la trattativa e minacciano a gran voce nuove iniziati di Lotta. C'è poi La Confindustria che pur avendo voluto di più dal governo, ora lo sprona ad andare avanti ed acellerarei tempi di discussione e di approvazione della riforma. E che i tempi di avvio dell'iter parlamentare sino ormai agli sgocccioli lo ribadisce lo stesso Maroni "noi abbiamo attesO in queste settimane una proposta che, garantendo la stessa stabilizzazione della spesa pensionistica rispetto al pil, fosse alternativa alla nostra: finora non abbiamo avuto risposta". Ma, secondo l'esponente del governo, c'è ancora poco da aspettare: " Attendiamo ancora ma sapendo che i nostri tempi sono stretti. Se vogliamo che gli incentivi decorrano dalla finestra di gennaio dobbiamo approvare la manovra entro fine dicembre". A raffica le risposte di Cgil, Cisl e Uil che a Reggio Calabria hanno manifestato contro la Finanziaria. Guglielmo Epifani. "Se il governo insiste a tenere duro penso che ci sarà un nuovo sciopero". Savino Pezzotta " Noi andiamo avanti, faremo una proposta e poi decideremo". Luigi Angeletti " Il governo non ha alcuna intenzione di aprire una reale trattativa. Per avviare una trattativa, infatti, l'esecutivo deve prima convincersi che la sua proposta, la sua controriforma, è discutibile e si può cambiare". Completa il quadro delle posizioni il presidente di Confindustria Antonio D'Amato. Per il leader degli industriali " la proposta del governo è molto buona, equa dal punto di vista sociale . ha un solo difetto: parte troppo in là, quindi se c'è qualcosa da fare è anticiparla piuttosto che impedirla".