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Scuola, via libera a 15.000 assunzioni

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Per sapere quante e quali cattedre saranno coperte bisognerà aspettare il decreto ministeriale

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000. In ogni caso il ministro Moratti è riuscita a incassare il sì del consiglio di amministrazione a 15mila nuove assunzioni nella scuola. Per i diretti interessati, per sapere quante cattedre e dove verranno coperte con i nuovi posti, si dovrà attendere il decreto attuativo del ministero che dovrà indicare esattamente anche quanti, dei 15mila, saranno insegnati, quanti ausiliari, tecnici, amministrativi, i cosiddetti Ata. Inoltre il ministero dovrà stabilire i contingenti per regioni, l'ordine e il grado delle scuole interessate. In altre parole il piano attuativo. L'unica cosa certa - lo ha stabilito espressamente il consiglio dei ministri - è che la suddivisione terrà conto dei "fabbisogni prioritari" e dunque delle aree deboli del Paese. Ma quali sono? Si sa che la precarizzazione più alta si registra tra il personale Ata e nel Nord Italia; quanto alle materie c'é carenza di insegnati soprattutto nelle discipline scientifiche e tecniche. I sindacati della scuola incassano le 15mila nuove assunzioni che saranno operative per il prossimo anno scolastico (2004-2005), ma rilanciano: i posti disponibili sono almeno 100 mila e quello approvato non può che essere l'antipasto. D'istruzione si è parlato anche a proposito di legge Finanziaria che ieri è stata approvata dalla competenti commissioni della Camera che dal lunedì prossimo inizierà la sessione appositamente dedicata alla manovra. Si rimpingua infatti il fondo già costituito dalla manovra dell'anno scorso per dare un contributo alle famiglie che iscrivono i figli alla scuola paritaria. Lo prevede un emendamento del relatore alla Finanziaria, Mario Ferrara (Fi). Si tratta di 20 milioni di euro nel 2004, 40 nel 2005 e altrettanti nel 2006. La misura sarà coperta con le risorse del fondo sociale che rimarranno oltre al bonus per il secondogenito previsto nel decretone. Fra i tanti argomenti affrontati in tema di Finanziaria anche lo sblocco del progetto dell'autostrada Civitavecchia-Grosseto-Livorno. Approvato anche un emendamento a favore di quotidiani e periodici. Verrà aumentato il tetto pubblicitario dal 45% al 50% del fatturato, quota entro la quale si può accedere al credito d' imposta del 10% sulle forniture di carta. Quanto alle pensioni il ministro del Welfare Roberto Maroni offre ancora una volta la disponibilità del governo al dialogo sottolineando però contemporaneamente che i tempi stringono e che già da settimana prossima dovrebbe avviarsi l'iter per l'approvazione parlamentare. Sull'altra sponda i sindacati che rimangono fermamente contrari sia al merito della proposta del governo che all'ipotesi di ricorrere alla fiducia. «Se si dovesse ricorrere alla fiducia» sulla riforma delle pensioni, «la risposta del sindacato sarebbe immediata» avverte il numero uno della Cisl Pezzotta.

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