Bnl, in arrivo il nuovo piano industriale

Domani il consiglio d'amministrazione della banca si riunirà infatti per approvare i conti trimestrali e per dare il via libera alla nuova versione del piano industriale 2003-2005, rimodellato rispetto alla precedente formula che era stata stilata dall'ex amministratore delegato Davide Croff. Ma novità potrebbero essere anche in arrivo per i soci, da due anni a secco di dividendi: l'ipotesi che potrebbe arrivare sul tavolo del cda è quella di un premio in azioni. Si tratterebbe della distribuzione ai soci delle azioni proprie possedute dalla banca che rappresentano il 2,024% del capitale (1,5447% di Bnl e 0,477% della controllata di Artigiancassa) che secondo alcune indiscrezioni porterebbe alla distribuzione di una azione gratis ogni 60 possedute. L'obiettivo di una «remunerazione» dei soci che non tocchi l' utilizzo degli utili 2003 - questi saranno invece accantonati a riserva - è quello di di lanciare un segnale positivo al mercato. E potrebbe essere accompagnato da altre misure per il rafforzamento patrimoniale dell' Istituto guidato da Luigi Abete. Le ipotesi circolate sono quelle di una cartolarizzazione dei mutui per circa 1 miliardo di euro e lo spin off immobiliare da 1,2 miliardi. Il cda potrebbe essere anche l'occasione per fare il punto sulla compagine azionaria della banca, soprattutto alla luce dei nuovi soci che già si sono palesati e di altri che, secondo le voci, sarebbero in procinto di acquistare quote della Bnl. È stata del resto l'ultima new entry - l'immobiliarista Giuseppe Statuto che nei giorni scorsi ha annunciato di possedere il 2% della banca e di aver intenzione di salire fino al 5% - a sollevare interrovativi su possibili modifiche nell' attuale consiglio di amministrazione di Bnl. Nel cda siedono infatti i rappresentanti della vecchia guardia, mentre nuovi azionisti come l'altro immobiliarista, Danilo Coppola, che dall'estate controlla più del 2% della banca non hanno finora trovato posto in consiglio. L'ultimo ingresso in ordine di tempo è stato infatti Diego Della Valle che, dopo aver comprato ad aprile scorso il 4,5% della banca, è andato a sostituire l'uscente Davide Croff. E d'altra parte, nonostante le richieste di Coppola o le osservazioni di Statuto, non è presumibile vedere cambiamenti nel board prima di aprile 2005. Salvo cooptazione per sostituire un membro uscente, infatti, le norme non prevedono modifiche del consiglio fino alla data fissata per la sua scadenza. L'effettiva conta delle azioni è comunque tuttora piuttosto aleatoria. A parte gli storici soci stabili (Bbva con il 14,9%, Generali con il 7,4%, Della Valle con il 4,5%, Monte dei Paschi con il 4,46% e la Popolare di Vicenza con il 2,39%), sulle quote in mano agli altri, certi o presunti, c'è ancora incertezza.