Edison, in arrivo un maxi bond da 500-700 milioni
Il Consiglio di amministrazione convocato a Foro Buonaparte, dovrà esaminare il piano di rifinanziamento con l'ipotesi di un maxi-bond e i conti del terzo trimestre che sembrerebbero confermare il ritorno all'utile per il 2003. Sull'entità dell'emissione circolano varie ipotesi: secondo alcune indiscrezioni, la società presieduta da Umberto Quadrino sarebbe pronta a lanciare un prestito da 500-700 milioni di euro. Quanto ai conti, le stesse fonti parlano di cifre «in linea con le previsioni» con un attivo di bilancio per quest'anno. Nei giorni scorsi Gaetano Miccichè, consigliere di Edison e responsabile della direzione large corporate e structure finance di Banca Intesa -una delle banche azioniste di Edison-, ha sostenuto che la società «ha registrato risultati eccellenti» e non ha escluso la possibilità di «uno o più bond» per il rifinanziamento. Il cda di martedì segna una nuova tappa del risanamento di Edison da tempo al centro di un delicato processo che ha consentito di arrivare a una semplificazione societaria e soprattutto a un progressivo ritorno in attivo dei conti. Alla base dei buoni risultati, il piano di dismissioni. Per il futuro Edison è comunque destinata a restare a lungo sotto i riflettori: di questi giorni l'ipotesi di un'alleanza industrial-finanziaria con l'ingresso della milanese Aem nel capitale o addirittura, secondo fonti di stampa, una fusione. Sulla società pende anche l'incognita dell'Edf: oggi la società è socia al 18% ma il suo voto pesa appena per il 2% per effetto di un decreto del governo che lo ha congelato.