Ai Consumatori 27,7 milioni per progetti
Per la prima volta infatti possono disporre di un fondo che servirà a finanziare i loro progetti. Il ministero dell'Economia ha infatti disposto con un decreto che le risorse derivanti dalle sanzioni applicate dall'Autorità per la concorrenza, vadano al ministero delle Attività Produttive a costituire un fondo. Questo servirà a finanziare iniziative a vantaggio dei consumatori che sono individuate di volta in volta dal ministero con una graduatoria. Al momento il fondo ammonta a 24 milioni di euro a cui dovrebbero a presto aggiungersi altri 3,7 milioni che arrivano sempre dalle sanzioni dell'Antitrust. Finora sono arrivate al ministero 151 progetti per investimenti pari a 56 milioni di euro che richiedono un cofinanziamento di 38 milioni a fronte di una disponibilità di 24 milioni. Di qui la proposta di utilizzare altri fondi. I progetti proposti dalle associazioni dei consumatori hanno carattere sia nazionale che regionale. Ma vediamo in dettaglio alcune delle ipotesi presentate. L'Adiconsum vuole mettere in campo iniziative di informazione sulle Rc Auto e attivare un osservatorio dei prezzi. L'Adusbef invece punta sulla trasparenza bancaria. L'idea è quella di fare 30 puntate televisive di 45 minuti ciascuna su 22 emittenti locali con possibilità di replica, di informazione su tutto ciò che riguarda il rapporto tra le banche e i consumatori. Tra i temi che sarebbero proposti quello della gestione dei conti correnti, la lettura dell'estratto conto, il bancomat, le carte di credito, il bonifico. L'obiettivo, dice l'associazione, è di creare un bagaglio di conoscenze per evitare che il consumatore sia in balia delle banche. Oltre alle trasmissioni il progetto prevede una guida cartacea, uno sportello informativo. La Federconsumatori ha presentato un progetto per una campagna sulla contraffazione con tanto di comunicazione sociale nelle scuole per creare un consumo consapevole. Del Codacons è il progetto di un osservatorio sulla pubblicità alimentare. L'associazione propone anche un servizio di consulenza legale sul diritto consumeristico. L'ipotesi è di fornire assistenza. Può presentarsi ad esempio il caso di una bolletta telefonica in cui il codice di disabilitazione di alcuni numeri non ha funzionato. In questo caso un avvocato del Codacons può aiutare il consumatore a scrivere una lettera al gestore telefonico per contestare l'addebito.