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Grandi opere, in 9 mesi lavori per 6,8 miliardi

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A fotografare nel dettaglio l'andamento del fenomeno è l'Osservatorio Nazionale del Project Financing, presentato oggi e promosso dal Ministero dell'Economia, dall'Unità Tecnica Finanza di Progetto del Cipe, da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Roma. Nei primi nove mesi dell'anno si è assistito a un'impennata degli avvisi di gara relativi alla diverse procedure di partenariato pubblico-privato, aumentati del 94% rispetto al 2002 per un valore più che triplicato (+224%) rispetto a quello dello stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, le gare con finanziamento pubblico-privato indette in Italia sono state 922: dopo la progressiva crescita dei primi quattro mesi del 2003, si è assistito ad un rallentamento nei cinque mesi seguenti. Il trend si è poi invertito in ottobre (in cui si è verificato un aumento del 19,2% rispetto a settembre), che si è rivelato il mese con l'importo relativo più alto in assoluto con 2,318 miliardi di euro. La procedura di project financing a cui è stato fatto maggiore ricorso nel periodo gennaio-settebre è stata quella dell'ex articolo 37 bis, con 532 avvisi (174%) relativi ad interventi per oltre 3 miliardi di euro (+300% in un anno). «La fase di start up è in pieno corso - è stato spiegato nella presentazione - La fase di affidamento registra una crescita, seppur ovviamente più contenuta (+37%)». La crescita del project financing è estesa a tutte le forme di concessione, ma soprattutto alle concessioni di costruzione e gestione, che hanno messo a segno un +513% con un ammontare dei bandi che sfiora i 2,4 miliardi di euro. A livello geografico, a fare la parte del leone è il Mezzogiorno, con il 40% del totale degli interventi attivati ed il 28% della spesa. Il Centro Italia ha invece promosso 190 interventi, pari a 1,4 miliardi di euro (20% del totale). A livello di spesa, Lazio e Toscana spiccano, rispettivamente con 789 e 343 milioni di euro.

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