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TORINO — L'accordo fra Fiat e General Motors, che fa slittare di un anno (dal 2004 al 2005) il diritto ...

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Moody's, Standard and Poor's e Fitch non hanno modificato le loro valutazioni, in Borsa ieri il titolo del Lingotto ha recuperato terreno con un rialzo dell'1,59% a 6,69 euro. Intanto si attendono i dati del terzo trimestre dell' anno, che il consiglio di amministrazione di Fiat esaminerà venerdì, per avere una fotografia aggiornata del Gruppo. È stato, come ha detto recentemente l' amministratore delegato Giuseppe Morchio, «un trimestre piuttosto piatto». Per tornare al put (cioè al diritto in mano a Fiat di vendere anche il restante 80% del Settore Auto al Gm), le tre agenzie internazionali hanno sottolineato che il rinvio delle scadenze e l' apertura di trattative per ridiscuterlo (gli americani non lo gradiscono, la Fiat lo difende) non cambiano i termini delle loro valutazioni. «L'attuale rating, emesso a luglio di quest'anno, si basa già sul presupposto che il settore auto non venga ceduto e rimanga parte integrante del gruppo Fiat per tutto il tempo necessario al rilancio del gruppo, che si prevede durerà fino al 2006», ha commentato oggi Falk Frey, analista di Moody's a Francoforte. Concetto analogo è stato espresso nei rapporti di Standard and Poor's e Fitch. Dal canto suo Umberto Agnelli ha affermato che «il ragionamento con GM è quello di trovare, se loro sono così interessati a non ricevere l'opzione, un sistema di compensazione che sia valido per noi».

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