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Cirio, dismissioni in due blocchi

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De Rica e Del Monte venduti separatamente. Conserve in attesa

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Mario Resca, commissario straordinario che con Attilio Zimatore e Luigi Farenga sta preparando il piano di cessione per il salvataggio del gruppo agroalimentare, dice che è possibile concludere «anche prima» dell'estate 2004. «Il fattore tempo - spiega Resca - è determinante per mantenere il valore delle aziende del gruppo». Ecco perchè i lavori dei tre potrebbero concludersi prima della scadenza prevista dalla Prodi-bis, che prevede un anno di tempo con una proroga massima di tre mesi ulteriori. In quest'ottica potrebbero servire meno dei 60 giorni previsti dalla legge per avere i dettagli del piano di dismissioni: «La scadenza è il 14 dicembre, ma mi auguro di poter concludere prima». La vendita, sulla base delle numerose manifestazioni d'interesse finora giunte ai tre commissari straordinari, probabilmente separerà i marchi Cirio e De Rica (trasformazione del pomodoro) e che resteranno in mani italiane - dalla Del Monte (frutta lavorata, fa particolarmente appetito a imprese estere). Come ha spiegato il presidente di McDonald's Italia, per i due comparti produttivi una cessione integrale del gruppo appare, al momento, «poco realistica e poco logica». «Sono due marchi - ha spiegato - che hanno filosofie e competenze distinte. per gestirli entrambi servono grandi competenze e capacità. Ci sono arrivate manifestazioni d'interesse per tutto il gruppo Cirio» - dice Resca - ma «la separazione del pomodoro dalla Del Monte dà agli imprenditori italiani maggiori più possibilità di competere». Sul fronte italiano hanno finora scoperto le loro carte Conserve Italia, il pastificio Divella, oltre alla Doria e alla Euroconserve. Fra Divella e Conserve Italia, come ha spiegato il presidente dell'azienda conserviera Maurizio Gardini, ci sono «contatti imprenditoriali» .

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