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Fisco meno pesante le imposte nel 2002 sono scese dell'1%

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Solo Regno Unito e Lussemburgo hanno fatto meglio, segnando rispettivamente una flessione di 1,2 e 1,1 punti percentuali. Lo rende noto l'Ocse precisando che le tasse sui redditi e sui capitali in Italia si sono attestate lo scorso anno al 13,4% del Pil, a fronte del 14,4% del 2001. Il carico delle imposte dirette italiane risulta al di sotto della media Ue pari al 14,1%. Sul fronte del gettito, precisa l'Ocse, in Italia nel 2002 si è verificata una flessione di 0,9 punti percentuali al 41,1% del pil, contro il 42% del 2002. L'Italia risulta però al di sopra della media comunitaria, che si attesta al 40,5%. In generale, le imposte sui redditi ed il gettito sono scese nella maggior parte dei paesi Ocse nel 2002 grazie «al rallentamento economico ed al taglio delle imposte deciso da molti Governi. Si tratta del secondo anno consecutivo di calo delle tasse nei paesi Ocse - spiega l'Organizzazione nel report - In particolare nell'Unione Europea il gettito fiscale ha rappresentato il 40,5% del prodotto interno lordo, a fronte del 41% del 2001, segnando così il secondo anno consecutivo di calo dopo cinque anni caratterizzati da un aumento generalizzato». Con la flessione registrata nel 2002, le imposte dirette italiane scendono al di sotto dei livelli del 2000, anno in cui si sono attestate al 13,9% del pil. Ma nonostante il calo di un punto percentuale, gli italiani pagano di più di francesi, tedeschi e spagnoli, dove le tasse sui redditi sono pari rispettivamente al 10,6, al 10,1 ed al 10,4% del pil. I più flagellati dalle imposte dirette sono comunque i danesi con una percentuale sul prodotto interno lordo del 29,4%. Nel Vecchio Continente, è la Scandinavia in generale quella con le tasse dirette più elevate.

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