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Capitalia, Ripa di Meana al vertice del patto

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Abn Ambro azionista principale seguito dalla Regione Sicilia. Il 17 novembre prima riunione

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Cesare Geronzi non ricoprirà il doppio incarico di presidente del consiglio d'amministrazione e del patto di sindacato. Alla guida di quest'ultimo è stato designato Vittorio Ripa di Meana mentre Geronzi sarà in testa al cda che passa da 16 a 19 membri per far posto ai nuovi soci. Lunedì il cda. È possibile che gran parte dei consiglieri presenteranno le dimissioni per consentire la convocazione dell'assemblea che nominerà il nuovo consiglio. Per il resto tutto secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi. Le quote sindacate dai 13 soci raggiungono il 29,579% del capitale sociale, appena sotto la soglia del 30% oltre la quale la legge prevede sia lanciata un'opa. Primo azionista è Abn Ambro con il 9%, seguita da Regione Siciliana (3,342%), Fondazione Manodori (3,173%), Premafin (3,01%), Tosinvest (2,002%), Toro (2%), Pirelli (1,9%), Lamaro (1,758%), Colaninno (1,012%), Colacem (1,002%), Marchini (0,75%), Ferrarini (0,45%), Sinefid (0,181%). L'assemblea del sindacato potrà decidere su operazioni straordinarie come aumenti di capitale, fusioni o scissioni, acquisizioni o dismissioni di partecipazioni o aziende quando le stesse superino una certa soglia. Il patto ha durata triennale e il divieto di incremento della partecipazione. Sono possibili trasferimenti infragruppo e c'è la clausola di prelazione nell'ipotesi in cui, con il consenso di tutti i soci sindacati, le azioni possano essere cedute a terzi. Capitalia sottolinea che gli obiettivi dell'operazione sono quelli «di stabilizzare l'assetto proprietario e le strategie di lungo periodo del gruppo, supportando l'attuazione del piano industriale 2003-2005». Sarà Geronzi a indicare l'amministratore delegato. Abn Amro designerà tre amministratori, tra i quali un vicepresidente. Gli altri soci detentori di quote non inferiori allo 0,75% designeranno ciascuno un amministratore e fra questi, collegialmente, un vicepresidente. Tre amministratori indipendenti saranno designati da tutti i soci sindacati insieme, mentre il diciannovesimo componente sarà scelto tra persone con esperienza bancaria. Del collegio sindacale, composto da tre membri più tre supplenti, due saranno designati dai soci sindacati, e il terzo dai soci di minoranza. Prima riunione del patto il 17 novembre. L.D.P.

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