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Nel 2004 possibili riduzioni dell'Rc auto

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I consumatori puntano a un risparmio di oltre 2 miliardi l'anno

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Due elementi chiave che solo agli inizi del prossimo anno potranno essere verificati. E' questa la linea comune del ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, e dell'Ania (Associazione delle compagnie assicuratrici), emersa ieri durante un incontro ministeriale. Dall'altra parte, intanto, i consumatori continuano a chiedere la diminuzione delle polizze. A dar loro appiglio il fatto che il numero degli incidenti stradali, complice anche la nuova riforma del codice stradale, introdotta da luglio dal ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, è drasticamente diminuito. Due fronti, due diverse fazioni che cercano un punto di contatto, un compromesso. Al centro della querelle i costi dell'Rc auto. Marzano, in risposta alle richieste delle associazioni dell'intesa dei consumatori, ieri ha detto che «alla riduzione del numero dei sinistri è però corrisposto un aumento del costo medio degli incidenti». Per questo, prima di considerare tagli alle tariffe è necessario verificare quale sia realmente l'effetto di tale incremento dei costi. Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente dell'Ania, Fabio Cerchiai, che ha aggiunto: «Nel primo semestre del 2003 gli incidenti sono diminuiti del 7% e il costo dei sinistri è aumentato del 10% e tale incremento non giustifica una riduzione». Da parte loro, i consumatori puntano a un risparmio per gli utenti di oltre 2 miliardi di euro l'anno, pari al 13% del monte premi pagati. Una cifra, proseguono Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, a cui «andrebbe aggiunto un 20% di ribasso, per effetto della legge truffa salva-compagnie e un ulteriore sconto dell'1,5% dovuto agli utenti per effetto della riduzione del Fondo vittime della strada che ha giocato a favore delle assicurazioni, passando dal 4 al 2,5%».

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