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Commissione Ue alla Francia: il patto di stabilità va rispettato

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Ultima occasione concessa a Parigi per evitare le sanzioni del Patto di stabilità, questa raccomandazione dovrà essere definita dai ministri finanziari della zona dell'euro (tranne quello francese), che potrebbero modificarla a maggioranza qualificata. L'esame avverrà probabilmente il mese prossimo. Tra le misure da adottare per la riduzione del deficit, l'esecutivo comunitario ha chiesto alla Francia un contenimento della spesa sanitaria. La raccomandazione proposta ieri modera, però, le richieste di risanamento macrofinanziario rivolte dall'Ue a Parigi, adducendo come giustificazione un «inatteso peggioramento della situazione economica nel 2003». La precedente raccomandazione a Parigi, emessa nel giugno scorso dal Consiglio Ecofin, prescriveva, infatti, alla Francia di ricondurre il suo disavanzo pubblico dal 4% allora previsto per quest'anno a meno del 3% del Pil (ossia sotto il limite massimo del Patto di Stabilità) entro il 2004. Ieri, però, la Commissione ha riconosciuto che il deterioramento della congiuntura economica causerà quest'anno un disavanzo pubblico transalpino maggiore del previsto (esattamente del 4,2%). Il commissario europeo Pedro Solbes perciò ha annunciato a Strasburgo che nel 2004 il deficit pubblico francese, peraltro al netto degli effetti negativi della congiuntura, dovrà essere ridotto al 3,2% del Pil transalpino, ossia di poco inferiore al 3,6% già promesso dal governo di Parigi. Per il 2005 la raccomandazione chiede alla Francia un'ulteriore diminuzione del disavanzo di almeno lo 0,5%.

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