Rc auto, riparte lo scontro sugli aumenti Polemica sulla tariffa unica. Le associazioni degli utenti sono divise. Ania: «Sarebbe un grave errore»
Era questo l'impegno preso dalle assicurazioni nell'accordo sull'Rc Auto firmato lo scorso maggio. Per vedere cosa è successo in questi sei mesi, e quindi se le tariffe sono realmente rimaste ferme, l'appuntamento è fissato per il 21 ottobre, quando il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, riunirà l'Ania e le associazioni dei consumatori che firmarono l'accordo. Intanto è emersa l'ipotesi di tariffa unica, già bocciata dall'Ania e sulla quale si dividono gli stessi consumatori. L'Ania è convinta del fatto suo. «L'accordo - afferma il direttore generale Giampaolo Galli - ha sicuramente funzionato e lo dimostreremo con i numeri». È vero, conferma Paolo Landi dell'Adiconsum, che nuovi aumenti non si sono visti, «ma c'è stato l'effetto trascinamento di incrementi decisi in precedenza e poi è arrivata la patente a punti, che ha portato a una riduzione dei sinistri del 20%». L'Adiconsum martedì rilancerà la necessità di una riduzione delle tariffe. Riduzione che, ha sempre detto l'Ania, non può che avvenire a fronte di una riduzione dei costi, per la quale occorre ancora creare le condizioni come la sicurezza stradale e la lotta alle frodi. No, quindi, all'introduzione della tariffa unica, riproposta con un emendamento in Finanziaria dal senatore Francesco Pontone dopo il fallimento dell'anno scorso. «Sarebbe un grave errore», dice Galli, e oltretutto «non c'è stata richiesta neanche dalle associazioni dei consumatori». Che, infatti, sono divise. Se l'Adiconsum la boccia perchè «avvantaggia alcune zone a danno di altre», Rosario Trefiletti dell'Intesa dei consumatori, che a maggio non firmò l'accordo, l'accoglie a braccia aperte. Intanto secondo le rilevazioni dell'Adoc da gennaio a settembre 2003 gli incrementi per i giovani che assicurano per la prima volta l'auto hanno superato il 30% a Milano, Napoli e Palermo. E dall'Associazione nazionale carrozzieri della Confartigianato arriva la proposta di separare di separare gli accertamenti (e, quindi, la liquidazione) per il danno materiale e per quello fisico. A questo si aggiunge l'assoluta libertà di mercato. Ogni cittadino - spiega la Confartigianato - deve potersi scegliere l'autoriparatore di fiducia a cui affidare il veicolo che ha subito un incidente.