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Cirio, verso la vendita in 2 blocchi De Rica separata da Del Monte

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Ne è convinto il commissario giudiziale Mario Resca, che conferma come tra le ipotesi allo studio ci sia quella della vendita in due tronconi, da una parte Cirio-De Rica e dall'altra Del Monte, «perchè è questo che il mercato di chiede». Le dimostrazioni di interesse, aggiunge il commissario, «ci sono e sono molto forti. Da una parte c'è interesse per l'attività internazionale e italiana, dall'altra interesse forte soprattutto da parte italiana per l'area pomodoro (come quello del gruppo Divella - ndr). La decisione dei commissari, spiega quindi Resca, «sarà in funzione di quanto il mercato è disposto a recepire»: inoltre, precisa, non è detto che il ricavo maggiore sia quello derivante da una vendita in blocco. Quello che è certo, in ogni caso, è che «sulla base delle dimostrazioni d'interesse arrivate c'è la possibilità di un'ampia scelta, con nomi molto interessanti e leader a livello mondiale e italiano». Quanto ai tempi, Resca assicura che i commissari cercheranno di mettere a punto il piano il più rapidamente possibile, e quindi forse anche prima del tempo concesso. Nel frattempo, riferisce il commissario, il lavoro del terzetto di esperti (con lui Luigi Farenga e Attilio Zimatore) che hanno in mano le sorti della Cirio lavora sull'altro importante binario, vale a dire la gestione del gruppo, «perchè per vendere bene, e quindi fare l'interesse dei creditori e degli obbligazionisti, occorre che tutto funzioni regolarmente, dai fornitori ai clienti». «Cercheremo di redigere il miglior programma di dismissioni possibile -dice uno dei tre commissari, Luigi Farenga- così da salvaguardare il patrimonio dei marchi ed evitare soluzioni che qualcuno definisce spezzatino». Il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno sottolinea che «le ipotesi possono essere molteplici e non dipendono soltanto dalle intenzioni ma anche dagli acquirenti che si trovano».

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