Trichet succede a Duisenberg da novembre a guardia dell'euro
Trichet si insedierà dal primo novembre, al posto dell'olandese Wim Duisenberg. Congratulazioni sono venute dal presidente della Repubblica Ciampi e dal presidente del Consiglio Berlusconi. Affabile, colto, spiritoso e sempre elegante, forte di un' esperienza di lunghi anni, il banchiere francese può già vantarsi di essere stato uno dei padri dell' euro, moneta tenuta a battesimo e poi protetta e tutelata in questi anni a fianco dello stesso Duisenberg. Sessantenne, nato a Lione, di Trichet si dice che abbia un solo difetto, quello di non avere nemici. Il banchiere francese viene infatti dipinto come un servitore leale dello Stato ed è stato durante la sua carriera consigliere accorto e competente di ministri di ogni sponda, riuscendo tuttavia a passare indenne da un terremoto politico all' altro. Capelli bianchi, lisci e sempre curatissimi, corporatura minuta, il nuovo numero uno dell' Eurotower di Francoforte ha percorso una brillante carriera senza rinunciare alle sue convinzioni. Come avvenne nel 1995 quando attirò gli strali del governo per essersi rifiutato di abbassare i tassi di interesse per stimolare la crescita economica. Un no in nome del rispetto sia della sua missione principale di garante della stabilità dei prezzi, sia dell' indipendenza della banca centrale. Trichet si dimostrò da allora l' 'ayatollah' del franco forte, per la sua intransigente difesa del rigore di bilancio.