Confcommercio, carte scoperte sui rincari
E così passano all'attacca e lanciano campagne di comunicazione per tentare di convincere il clienti che loro, con i rincari. non c'entrano. Si chiama "a carte scoperte" la mobilitazione lanciata dalla Confcommercio. I rappresentati dell'organizzazione si faranno vivi nei mercati e sulle strade da Milano a Crotone, da Torino a Palermo, da Roma a Cagliari, fino a Napoli, dove sarà presente il presidente Sergio Billé; siederanno dietro un tavolo con i rappresentanti delle federazioni di categoria più coinvolte nelle polemiche sul carovita - Faid (distribuzione organizzata), Fipe (pubblici esercizi), Federalberghi, Fida (dettaglio alimentare), Fiva (ambulanti), Federmodaitalia (abbigliamento), Assipan (panificatori) e Federcarni - e giocheranno, appunto, "a carte scoperte". I conti, recita lo slogan della mobilitazione, non tornano infatti non solo alle famiglie, ma anche alle imprese. Per questo è necessario "mettere sul tavolo tutta la posta: aumenti dei prezzi agricoli alla produzione, aumenti dei listini industriali, aumenti di tariffe e tasse locali, chiusura delle imprese commerciali". Intanto le associazioni dei consumatori dicono sì agli sconti, purché siano effettivi e verificati alla cassa e non solo reclamizzati senza concreti riscontri. . Le quattro associazioni dell'Intesa (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) proseguono intanto la loro campagna "per salvare la tredicesima" con sconti in vista del Natale del 10% per i prodotti alimentari e del 25% per i non alimentari. Un'iniziativa di cui l'Intesa ha già discusso con i rappresentanti di Confesercenti, Faid, Federagroalimentare, Cna-Alimentare, Ancd-Conad, Ancc-Coop, Carrefour, Confagricoltura, Cia e Coldiretti e che vede ora l'interesse anche di alcuni altri importanti marchi della grande distribuzione: da Panorama, a Auchan a Esselunga. Consumatori, commercianti e produttori torneranno a discutere e a verificare le adesioni all'iniziativa il prossimo 22 ottobre.