Rc auto, i consumatori rilanciano sui tagli
L'Adiconsum chiede la riduzione delle polizze del 30% a seguito del calo degli incidenti
La riduzione, sostengono i Consumatori, è ampiamente giustificata dalla diminuzione del numero degli incidenti a seguito dell'introduzione della patente a punti. Consumatori e Ania, l'associazione delle compagnie assicurative, faranno il punto nell'incontro che dovrebbe svolgersi entro metà ottobre per accertare l'attuazione dell'accordo per il raffreddamento delle tariffe rc auto siglato lo scorso maggio. Come stabilito nel protocollo di intesa siglato sei mesi fa al ministero delle Attività produttive, l'associazione degli assicuratori e i consumatori che hanno aderito all'accordo verificheranno insieme se le compagnie hanno effettivamente mantenuto i prezzi stabili o se, come denunciato da altre organizzazioni non firmatarie dell'accordo, le tariffe sono ulteriormente lievitate. Il calo degli incidenti (-20%) e l'entrata in vigore dei nuovi parametri di riferimento per il danno biologico, afferma l'Adiconsum, «permetteranno alle imprese assicuratrici consistenti riduzioni anche delle spese nella liquidazione dei sinistri. Se nell'anno 2002, l'attivo delle compagnie di assicurazione è stato di 400 milioni di euro, per l'anno in corso - continua l'associazione - è quindi prevedibile un attivo di oltre 2.000 milioni di euro». Per questo l'Adiconsum chiede alle compagnie di «riconoscere uno sconto sulla polizza per coloro che si rendono disponibili alla scelta di carrozzerie indicate dalla propria compagnia per la riparazione del veicolo danneggiato; di incrementare l'adesione a formule tariffarie di franchigia; di aderire al risarcimento diretto nel Cid anche per le piccole lesioni alle persone e di favorire le procedure conciliative rispetto al ricorso ai giudici». Un insieme di provvedimenti, conclude l'associazione dei consumatori, che potrebbe portare «a consistenti riduzioni delle spese per le compagnie e quindi a significativi abbattimenti del costo della polizza per gli assicurati». E le Associazioni dei Consumatori respingono anche l'ipotesi del ministro dei Trasporti Lunardi di aumentare i pedaggi per finanziare le grandi opere. «Lunardi vorrebbe trasformare il pedaggio da prezzo del percorso a tassa a carico dell'automobilista da utilizzare per qualsiasi scopo e non più per migliorare le strade».