Alitalia, nessun taglio ai voli da Fiumicino
Lo ha ribadito ieri il presidente della compagnaia Giuseppe Bonomi al termine di un incontro in Campidoglio con il sindaco Veltroni, il presidente della Provincia e l'amministrazione delegato dell'Adr, la società che gestisce lo scalo capitolino. "Per Alitalia - precisa Bonomi- non ci sarà nessun ridimsionamento dell'aereoporto di Fiumicino per quanto riguarda il lungo raggio". Di più, Bonomi sostiene anche di aver posto come condizione per arrivare all'alleanza con Air France e Klm che "non ci sia alcun rideimensionamento del sistema ereoportuale italiano". "Non solo non verrà tolto alcun volo da Roma - ha precisato il sindaco Walter Veltroni- ma saranno rafforzate alcune rotte intercontinentali che ora non si è in grado d'individuare." Tutto chiarito, quindi. Sembra, così come sembra stemperarsi anche la polemica fra Roma e Milano. Al presidente della Regione Lazio Storace che teme una trasformazione di Alitalia in "Alpadania", ovvero un depotenziamento di Fiumicino a vantaggio di Malpensa risponde Ombretta Colli. "Sono costretta a rispedire al mittente le accuse del presidente Storace - dice la presidente della Provincia di Milano- e rispondo con uno schiaffo metaforico alle accuse che l'intesa prospettata da Alitalia declasserebbe lo scalo di Fiumicino a favore di Malpensa. Mi sembra che non si voglia capire che le infrastrutture e le grandi opere realizzate nel milanese, a differenza di altre, restituiscono competitività e capacità di crescita all'intero Paese. Ben venga dunque lo sviluppo del sistema aeroportuale milanese in un'ottica europea. Non bisogna dimenticare che nel milanese sta nascendo, a Rho-Pero, il più grande polo fieristico d'Europa e le previsioni parlano di una crescita della mobilità a tutti i livelli. Voglio ricordare che molto spesso - è il caso della Fiera - Milano ha saputo fare da sé, senza i contributi a pioggia di cui si è sempre giovata Roma." Da Roma la controreplica è affidata al presidente della Provincia Enrico Gasbarra "Roma produce il 6,4% del pil, non gode di finanziamento particolare e non è piagnona". Sul fronte della privatizzazione il governo prepara un decreto con cui il Tesoro, attualmente azionista di maggioranza con il 62% della compagnia di bandiera, scenderà sotto la soglia del 50%. Il decreto però, non è pronto e non farà parte, come sembrava in un primo momento, dell'ordine del giorno del consiglio dei ministri di oggi. Ma a dispetto delle rassicurazioni sul ruolo degli aeroporti italiani i tagli ci saranno eccome a cominciare da aprile prossimo. Malpensa avrà l'esclusiva dei voli con Parigi ma Alitalia dovrà rinunciare a i collegamenti da Parigi con Napoli, Venezia e Bologna che saranno svolti da Air France. Lo ha annunciato il segretario generale della Fit Cisl lombarda Dario Balotta secondo il quale «l'accelerazione dell'integrazione tra Alitalia e Air France più Klm sta avendo effetti sulla definizione delle aree di traffico italiane».