I consumatori chiedono un'indagine dell'Antitrust A Natale resa dei conti
I consumatori avvertono infatti il governo che senza interventi e soluzioni alzeranno il tiro ingaggiando una lotta a 360 gradi. E, intanto, chiamano in causa l'Antitrust chiedendo l' apertura di una indagine sull'andamento dei listini mentre si muove anche l'opposizione, con Ulivo e Rifondazione Comunista schierati per l'apertura di una commissione di inchiesta sugli aumenti dall'entrata in vigore dell'euro. Dall'Intesa dei Consumatori, l'Adusbef ha annunciato che ricorrerà a Tesauro, per chiedere all'Antitrust l'apertura di una indagine sull'andamento dei prezzi e gli aumenti. Anche perchè - sottolinea Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef - «non crediamo più a Marzano che parla di cose che non sa». E dal Codacons, Carlo Rienzi, alza il tiro: coinvolgeremo anche «la magistratura, tutte le altre autorità indipendenti e l'opinione pubblica». «Se il Governo non troverà le soluzioni si rischiano scioperi, deflazione, stagnazione e pesanti ricadute sui lavoratori dipendenti e sul commercio», prosegue Rienzi avvertendo che «Natale sarà il campo di battaglia» sul problema. E mentre per mercoledì prossimo, primo ottobre, è attesa una riunione dell'Osservatorio Prezzi del ministero delle Attività produttive, anche con i sindacati, il direttore generale dell'Ania, Giampaolo Galli torna a sottolineare che una riduzione delle tariffe Rc-Auto «sarebbe auspicabile, ma sarebbe sbagliata farla senza avere i dati tecnici necessari, dal momento che le compagnie devono essere in equilibrio economico». Galli sottolinea comunque che «per la prima volta da tanti anni i prezzi sono freddi: non c'è più il problema dell'inflazione da Rc-Auto e a dimostrarlo - dice - sono i dati Istat che da inizio anno rilevano un aumento delle tariffe dell'1,6%, ma da quando è stato firmato il protocollo d'intesa a maggio evidenziano una crescita pari a zero».