Alitalia, alleanze ai tempi supplementari
Air France conferma il rinvio della partecipazione italiana all'accordo con Klm
Lo ha confermato ieri il presidente della compagnia di bandiera francese Jean-Cyril Spinetta. "Alitalia - ha detto il numero uno di Air France - ha manifestato anche attraverso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la volontà di partecipare a questa grande avventura, se si farà. Alitalia ha anche indicato di voler salire sul treno non alla prima tappa, ma alla seconda. Se lo vorrà, saremo felici di accoglierla". Secondo Spinetta l'annuncio dell'alleanza tra Air France e Klm è "solo questione di giorni, al massimo di settimane". "Sono fiducioso - ha sottolineato - sull'esito delle trattative. Le cose vanno in fretta ma le discussioni non sono ancora concluse". E mentre il consiglio di amministrazione della compagnia di bandiera affronterà il tema delle allenaze lunedì prossimo, il sindacato dei piloti, l'Anpac " guarda con favore ad un'accelerazione del programma di integrazione societaria tra Alitalia, Air France e ai suoi ulteriori sviluppi". "Le norme e strumenti comuni di impiego dei piloti,- sostiene il presidente del sindacato Andrea Tarroni- con l'abbattimento dei differenziali retributivi attualmente esistenti nelle due compagnie, costituirà un primo saggio della fattibilità della fusione". La reazione di Piazza Affari all'apertura dei francesi è stata decisamente positiva. Il titolo Alitalia ha volato fin dalle prime battute della giornata borsistica per chiudere con un più che apprezzabile + 2,54 per cento. Intanto l'Unione Piloti ha sfiduciato la dirigenza Alitalia con una lettera inviata all'amministratore delegato della società, Francesco Mengozzi. Nel recente piano di ridimensionamento aziendale i piloti rilevano infatti "un attacco sia alla stabilità del posto di lavoro, tramite il taglio dei costi, sia alla stessa sicurezza del volo". Secondo l'associazione, il piano è stato ispirato "alla sola eccessiva attenzione al risparmio e al taglio, senza porre attenzione alle necessità di preservare l'immagine e conservare la presenza operativa della compagnia né all'opportunità di intervenire su fonti di spreco, sciali e spese del tutto improduttive". L'Unione piloti giudica infine "sbagliato l'approccio alla categoria, fatto in modo punitivo, arrogante e senza apparente motivo".