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Tav, presto il primo bond per 3 miliardi di euro

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A renderlo noto è il presidente di Infrastrutture Spa, Andrea Monorchio, che a margine di un'audizione alla Camera sull'istituzione di una commissione parlamentare di vigilanza su Patrimonio e Infrastrutture spa, conferma la cifra del primo bond, pari a 3 mld di euro, e annuncia che nel 2004 salirà invece a 4 mld di euro. Il professore ha anche fatto sapere che la società «sta lavorando con l'Anas per valutare i progetti finanziari di nuovi lavori». Si tratta, in particolare, di alcuni tratti della Salerno-Reggio Calabria, della Variante di Mestre e della Brescia-Bergamo-Milano. Monorchio ha assicurato di «avere la ragionevole certezza che l'operazione Tav sia fuori dal bilancio della pubblica amministrazione. Pensiamo di dimostrare - spiega - attraverso un modello matematico che quanto dato per costruire la Tav, sia pure lontano nel tempo, sarà restituito». Sempre in merito alla Tav, Monorchio ha sottolineato che «nessuna opera ferroviaria è stata mai costruita senza il contributo dello Stato. È un fatto scontato. Anche se - ribadisce - l'indebitamento che Ispa contrae per finanziare la Tav resta escluso dal bilancio dello Stato e quindi Eurostat non lo iscriverà al deficit pubblico. Ad eccezione, spiega l'ex Ragioniere generale dello Stato, per i cosiddetti interessi intercalari pari a 5 mld di euro, vale a dire quelli maturati dal momento del finanzimento dell'infrastruttura al momento in cui l'opera entra in attività. Su un investimento complessivo di 60 mld di euro per la Tav, dunque, «5 mld saranno a carico dello Stato sotto forma di interessi intercalari».

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