Inflazione, in arrivo un nuovo aumento
Secondo gli analisti macroeconomici c'è il rischio che l'inflazione possa arrivare al 2,9%, dal precedente dato di 2,8% dello scorso agosto. Il caro vita potrebbe rialzare nuovamente la testa, a causa di un'eventuale impennata dei prodotti alimentari. Ma il caro vita potrebbe essere legato anche anche ad altre voci, come l'istruzione e servizi turistici. Gli esperti sperano che il recente calo del prezzo del petrolio e la conseguente riduzione della benzina riesca a raffreddare gli aumenti degli alimentari. Ma i timori per i rincari di questi ultimi sono molto forti. «In settembre i prodotti alimentari - spiega Luigi Speranza di Bnp Paribas - registreranno un incremento al di là del normale, con aumenti superiori alla stagionalità a causa della siccità». Non mancano però gli ottimisti. Secondo Gianluigi Mandruzzato di Banca Intesa «ci sono diversi fattori contrastanti in gioco» che dovrebbero mantere il carovita stabile al 2,8%. Da un lato «alimentari freschi e il rimbalzo del settore abbigliamento dopo gli sconti estivi avranno un effetto inflattivo. Dal fronte energetico invece si dovrebbe avere un effetto clamierante dei prezzi». Intanto, è slittata al pomeriggio di domani la riunione preparatoria del Comitato interministeriale per la programmazione economica, inizialmente prevista per oggi. Il rinvio è stato causato al concomitante incontro tra il Governo e le parti sociali sulla Finanziaria. Nel vertice del Cipe si dovrebbe discutere (anche se non sembra essere all'ordine del giorno) del nodo delle tariffe autostradali e ferroviarie, dopo che nell'ultima riunione di agosto si era deciso di rinviare ogni decisione in merito. Un eventuale aumento delle tariffe avrebbe un pesante effetto negativo sulle future rilevazioni dell'inflazione. Il mondo politico cerca di dare il suo contributo alla lotto al carovita con alcune mozioni parlamentari. Alleanza nazionale ha richiesto un maggiore impegno del Governo a vigilare perchè non si verifichino anomali aumenti delle tariffe e a utilizzare la Polizia annonaria per un controllo più puntuale dei prezzi al consumo. I Ds invece ritengono indispensabile avviare un tavolo di concertazione un tavolo con Regioni, parti sociali e associazioni dei consumatori per il monitoraggio dei prezzi. I Verdi, anch'essi favorevoli all'apertura di un tavolo di confronto, puntano l'indice contro quello che definiscono il «cartello» delle assicurazioni e chiedono la revisione del tasso d'inflazione programmato. Ad esso andrebbero adeguati gli aumenti tariffari.