EUROSTAT
Ad agosto, secondo i dati Eurostat, l'indice dei prezzi è salito dello 0,2% mensile in area euro, pari a una variazione tendenziale del 2,1% contro l'1,9% di luglio e stabile rispetto all'aumento del 2,1% dell'agosto di un anno prima. In tutta l'Unione europea l'inflazione è salita ad agosto del 2% contro l'1,8% di luglio e il 2% di agosto 2002. L'Italia risulta nettamente al di sopra della media europea con un rialzo dei prezzi del 2,7% (secondo dati ancora preliminari), in calo tuttavia dal 2,9% registrato a luglio e del 2,9% dell'agosto 2002. Tassi più alti di quello italiano sono stati registrati in Portogallo, con un'inflazione salita ad agosto del 2,9%, in Spagna, 3,1%, in Grecia, 3,3% e in Irlanda, 3,9%. Tra i paesi virtuosi in fatto di crescita dei prezzi al consumo l'Austria, dove l'inflazione ad agosto è stata solo dello 0,9%, la Germania, 1,1%, e la Finlandia, 1,2%. Come l'Italia la Francia con un'inflazione del 2%. Eurostat sottolinea che l'impatto maggiore sui dati di agosto è stato registrato dal settore alimentare, +3,1%, seguito da quello dei servizi, +2,5%. Minore quello del comparto energetico, in rialzo del 2,7%. Mentre hanno avuto un effetto calmieratore i prodotti industriali non energetici che hanno rallentato la crescita allo 0,6%. Tra le componenti alimentari l'istituto sottolinea l'effetto del tabacco che ha registrato un'impennata dei prezzi del 7,5%, della frutta, +7,6% e della verdura, +5%. Per quanto rigurda i servizi sono saliti i prezzi soprattutto di ristoranti e bar, +3,1%, di riparazione e gestione dei trasporti personali, +3,6%, dei servizi alberghieri, +3,5%, mentre sono scesi i servizi per le comunicazioni,-0,6%. Nel settore energetico il rialzo più consistente è stato quello del gas, +6% mentre l'elettricità è salita solo del 3%.