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Parmalat: S&P taglia l'outlook Emesso bond da 350 milioni

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Il declassamento dell'outlook, spiega l'agenzia, «riflette il ritardo nello snellire la struttura finanziaria non equilibrata del gruppo, che dovrebbe avvenire in modo graduale». S&p aggiunge che lo snellimento della struttura finanziaria potrebbe includere buyback di obbligazioni, un'operazione che andrebbe a sommarsi ai 2,9 miliardi di euro di bond propri che il gruppo già possiede. Inoltre s&p mette in dubbio l'impegno di Parmalat «a riequilibrare in modo sensibile la struttura finanziaria alla luce delle recenti emissioni di un collocamento privato per 300 milioni di euro e di un bond fiscale per 130 milioni». L'agenzia osserva che il gruppo possiede una forte esposizione verso il sudamerica e che le attività in questa area hanno ricevuto effetti negativi nel primo semestre (-27,7% le vendite). S&p stima che Parmalat dovrebbe comunque riuscire a conservare una performance operativa solida e un profilo finanziario adeguato. La società dovrebbe anche migliorare gradualmente la gestione finanziaria. Ieri il gruppo ha emesso un bond da 350 mln, interamente sottoscritto da Deutsche Bank, che - si legge nella nota di Parmalat - ha assistito il gruppo italiano nel perfezionare l'operazione. Il titolo non ha tuttavia reagito alla notizia: le azioni dell'azienda lattiero casearia continuano a salire dello 0,46%, attestandosi a 2,83 euro. Il prestito, garantito da Parmalat spa, ha una durata di 7 anni e presenta una cedola fissa del 6,125%.

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