La semestrale di Sanpaolo batte le stime degli analisti
Le azioni della banca presieduta da Rainer Masera hanno messo a segno un rialzo dell'1% attestandosi a 8,94 euro. Nella prima metà dell'anno la banca torinese ha registrato un utile netto di 441 milioni di euro in calo del 26,9% rispetto allo stesso periodo 2002 a causa di accantonamenti che hanno appesantito il bilancio. Oneri che però, hanno commentato dal quartier generale dell'istituto, saranno compensati da proventi straordinari relativi alla cessione delle quote in Banque Sanpaolo e Finconsumo. L'utile lordo è invece cresciuto del 4,3% attestandosi a 956 milioni. I dati del bilancio dei primi sei mesi hanno battuto le stime degli analisti. Così gli esperti di cai chevreux hanno rivisto al rialzo il giudizio sulle azioni della banca ponendole nella così detta selected list. Gli analisti di Dresdner Bank, inoltre, hanno alzato la raccomandazione sulle azioni sanpaoloimi da reduce a hold, portando il target di prezzo a 8,9 euro dai precedenti 6,9 euro. Anche gli analisti di Morgan Stanley, dopo la diffusione della semestrale, hanno ritoccato all'insù le stime di eps per la banca sia per 2003, del 4% (a 0,59 euro), che per il 2004 ed il 2005 del 5%. Tuttavia tra gli analisti c'è anche chi è rimasto deluso dai conti del Sanpaolo. Si tratta degli esperti di Rasbank, che avevano stimato un utile netto più elevato rispetto a quello effettivamente registrato dall'istituto, a causa della presenza in bilancio di provisions (per 186 milioni di euro) e di oneri straordinari (per 214 milioni di euro).