Benzina: per l'Intesa dei consumatori Stato e compagnie lucrano sui prezzi
«È da mesi che l'Intesa dei Consumatori denuncia gli andamenti anomali del prezzo della benzina basati sulla doppia velocità: velocissimi in salita e lentissimi in discesa. Ma in questa settimana l'anomalia è francamente esagerata». Secondo l'organizzazione se si raffrontano i prezzi attuali del petrolio con quelli di agosto, settembre e ottobre 2002, si nota che sono identici e pari a 27 dollari al barile, con la differenza che l'euro si è rafforzato del 15%, poiché alla stessa data segnava 0,98 sul dollaro. Il prezzo industriale della benzina si dovrebbe attestare a 1,004 euro con un risparmio di circa 8 centesimi al litro. «Perché - si chiede l'associazione che raggruppa le sigle di rappresentanza dei consumatori - non si interviene su tale anomalia? E perchè non viene costituita una commissione di inchiesta?». Per l'organizzazione è presto detto: «mentre le compagnie con un tale sovrapprezzo lucrano mensilmente maggiori entrate per 115 milioni di euro, lo stato incassa con identiche motivazioni oltre 26 milioni di euro».