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CONTINUA la battaglia della Coldiretti per affermare, nell'ambito del Wto, le esigenze italiane di tutela ...

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Forse è l'unico punto dell'agenda di Cancun dove non ci sono divisioni tra Nord e Sud e sia i produttori dei paesi sviluppati che in via di sviluppo potrebbero beneficiare da una migliore protezione. Lo hanno sottolineato i rappresentanti del network internazionale per la difesa della qualità, di cui per l'Italia fa parte la stessa Coldiretti insieme ai consorzi del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma. E proprio il Parmigiano è uno dei prodotti più a rischio di imitazione, secondo una tabella redatta dalla Coldiretti: in tutto il mondo proliferano le contraffazioni del formaggio nostrano, dal Parmesao brasiliano al Reggianito argentino; e ancora Parmesan Reggiano e Parmesano del Sud e Centro America, e altre imitazioni dagli Stati Uniti dal Canada, dall'Australia e persino dal Giappone. Ma anche il Grana Padano e il pecorino romano possono vantare a loro volta imitatori negli Stati Uniti, in Argentina e in Australia. Prosciutto di San Daniele e di Parma, mortadella, mozzarella di bufala e vino Chianti rappresentano altrettanti bersagli privilegiati dalla pirateria alimentare. Si comprendono perciò le forti resistenze - denunciate dalla Coldiretti - da parte degli Stati Uniti e di alcuni nuovi Paesi, tra cui il Brasile, per fare riconoscere a livello mondiale la tipicità dei prodotti italiani.

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