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A Cernobbio, messaggio di ottimismo all'incontro tra industriali, economisti e banchieri

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Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti rassicura sulle intenzioni del Governo relativamente alla prossima manovra e sottolinea che non saranno tagliate le prestazioni. «Abbiamo identificato - spiega - uno strumento di intervento pubblico in un disegno non istantaneo, ma progressivo, di rilancio dell' economia del nostro Paese e coerente con l' ideologia della produzione nazionale». E il vice ministro Mario Baldassarri conferma che la prossima Finanziaria potrebbe contenere misure specifiche in favore delle famiglie, anche se sarà difficile reperire risorse per tagliare le aliquote fiscali come previsto dal secondo modulo della riforma fiscale targata Tremonti che la prossima manovra avrebbe dovuto attuare. Il peggio è alle spalle. Ancora pochi mesi e la ripresa potrebbe essere visibile. Economisti, industriali, premi nobel e banchieri riuniti a Cernobbio per il tradizionale Workshop Ambrosetti di fine ferie registrano i primi segnali di un changeover della congiuntura. Il clima che si respira tra i saloni di Villa d'Este è più sereno, soprattutto rispetto allo scorso anno quando la ripresa sembrava davvero lontana. Ma - sottolineano tutti - c'è necessità di interventi per favorire uno slancio che è ancora impercettibile. Umberto Agnelli pigia il tasto della competitività. «Servono le riforme, la sburocratizzazione, e la riduzione delle imposte». Anche per il premio Nobel dell' Economia Robert Mundell la ripresa è dietro l' angolo. «Ci troviamo in una situazione di inizio ripresa - ha detto - e non possiamo ancora certo parlare di boom. Ma proprio per questo creare eccessivo allarmismo sul deficit è fuori luogo. I deficit rappresentano uno spauracchio solo in una fase di espansione e non di recessione. Non sono un problema. Il vero problema sono le riforme di cui l' Europa e l' Italia hanno bisogno: mercato del lavoro e previdenza in primo luogo».

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