L'auto torna a frenare ma Fiat recupera
All'impennata di luglio (+7,9%), infatti, ha fatto seguito la doccia fredda di agosto, con 90.100 nuove immatricolazioni, in flessione del 10,45% rispetto alle 100.615 dell'agosto 2002. Nei primi otto mesi dell'anno, invece, le immatricolazioni sono cresciute dello 0,07% rispetto allo stesso periodo del 2002, raggiungendo quota 1.545.083. Il ribasso di agosto ha investito in massa quasi tutti i principali costruttori presenti sul mercato italiano ed il gruppo Fiat non ha fatto eccezione, anche se il Lingotto ha messo a segno un ulteriore progresso della propria quota di mercato superando la soglia del 30%. Di quanto però i nuovi modelli potranno attenuare la caduta del mercato, dice l'Unrae, «è difficile dirlo adesso», considerando che «la situazione economica del Paese non ha subito negli ultimi tempi modificazioni positive tali da garantire una possibile ripresa a breve». Ma «un impulso al mercato - secondo il presidente dei costruttori esteri Salvatore Pistola - potrebbe venire anche da una riduzione della RC Auto» ritenuta «una misura oltremodo auspicabile, alla luce del notevole calo dell' incidentalità che si sta verificando grazie alla patente a punti». In linea con l'Unrae, anche l'Anfia, associazione fra le industre automobilistiche italiane, che rileva come «per i mesi a venire non sono attesi miglioramenti» del mercato, anche perchè «i raffronti avverranno con un ultimo quadrimestre dello scorso anno che, sulla scia dell'impulso generato dalla scadenza della prima fase degli incentivi allora in atto, aveva registrato livelli elevati di domanda». L'Anfia prevede quindi, per l'intero 2003 immatricolazioni totali attorno a 2,1 milioni, «il livello più basso degli ultimi sette anni». Secondo il CSP, «nonostante l'entità del calo delle immatricolazioni di agosto, il quadro generale del mercato non appare preoccupante», soprattutto per due motivi: un confronto dei primi otto mesi del 2003 con il periodo corrispondente del 2002 «ancora positivo», ed il fatto che «il calo di agosto è dovuto ad un minor ricorso ai chilometri zerò da parte di numerose case automobilistiche». Fra le case estere, da segnalare ad agosto i forti ribassi di Volkswagen (-43,18%), Ford (21,37%), Peugeot (-18,51%), Mercedes (-17,38%), Opel (-9,47%), Toyota (-12,99%), Hyundai (-15,50%). In controtendenza: Citroen ((+25,75%), Renault (+16,18%), Nissan (+31,70%), Honda (+41,98%).