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GLI STUDI VALGONO PER LA PREVIDENZA

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)i lavoratori iscritti ai fondi speciali e i lavoratori soggetti a contributo per attività di lavoro "parasubordinato" (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta e liberi professionisti privi di Cassa di categoria), assicurati all'INPS, possono coprire con i contributi - pagando in proprio il relativo costo - il periodo del corso legale di studi universitari. In questo modo gli anni per raggiungere la pensione si potranno ridurre perché gli anni del riscatto sono utili ai fini del calcolo della stessa. · Il riscatto può essere chiesto solo per gli anni accademici su cui è articolato il corso legale di laurea (ad esempio: 4 anni per giurisprudenza, 5 anni per ingegneria ecc.). Il riscatto può riguardare tutto il periodo (riscatto totale) o singoli periodi dei corso di laurea (riscatto parziale). · A E' possibile riscattare due o più corsi di laurea, anche per corsi di studio conseguiti anteriormente a questa data. Sono esclusi dal riscatto gli anni durante i quali lo studente è andato fuori corso. Così, ad esempio, se lo studente si è laureato in scienze politiche con sei anni di studio, il riscatto è ammesso solo per i primi quattro anni. · Sono riscattabili anche i periodi di studio previsti per conseguire i diplomi di tecnico di audiometria, fonologopedia e audioprotesi rilasciati da una scuola universitaria. · Sono anche riscattabili i periodi dei corsi di studio universitario a seguito dei quali sono stati conseguiti i diplomi universitari (di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre anni); i diplomi di specializzazione e i dottorati di ricerca successivi alla laurea di durata non inferiore a due anni. I contributi Per ottenere il riscatto è necessario: 1) aver conseguito il diploma. Infatti la sola frequenza di corsi universitari che non si sia conclusa con il rilascio dei diploma non dà diritto alla copertura assicurativa; 2) aver versato almeno un contributo settimanale alI'INPS in qualunque periodo della vita assicurativa, anche dopo il conseguimento della laurea o dei titoli equiparati. Pertanto, chi inizia a lavorare per la prima volta dopo il periodo di studi, può chiedere all'INPS il riscatto solo dopo l'inizio dell'attività lavorativa. Se si studia all'estero E' possibile riscattare anche periodi di studio compiuti all'estero, purché la laurea conseguita in altro Paese venga riconosciuta o abbia comunque valore legale in Italia. In tal caso il riscatto può essere riconosciuto per una durata corrispondente all'analogo periodo di studio previsto in Italia per quella facoltà o per la durata degli studi compiuti all'estero, se inferiore. Il riscatto è autorizzato anche se gli studi sono stati parzialmente compiuti all'estero e poi completati, con il conseguimento del titolo di studio, in Italia. Sono riscattabili anche le lauree in teologia e in altre discipline ecclesiastiche, conseguite presso facoltà approvate dalla Santa Sede. Quando non si chiede Può avvenire che durante il periodo di studi universitari venga svolta contemporaneamente un'attività lavorativa. In questo caso, esistendo già un'assicurazione da lavoro, il riscatto non ha più necessità di essere chiesto. Tenuto conto di quanto già detto in precedenza, si elencano tutti i casi in cui non è possibile ottenere il riscatto. 1) Per motivi di studio: - periodi universitari che non si concludano con la laurea; - periodi "fuori corso"; 2) Per motivi di assicurazione: - periodi già coperti da contribuzione all'INPS o ad altri fondi obbligatori di previdenza (INPDAP ecc.); - periodi di laurea già riscattati presso fondi di previdenza diversi dall'INPS. Cambio di facoltà Se l'assicurato, dopo un certo numero di anni di frequenza, cambi facoltà, ottenendo l'iscrizione al primo anno o ad un anno intermedio dei nuovo corso, può riscattare tutti gli anni di studio previsti per la seconda facoltà. Ad esempio, se dalla facoltà di medicina (dur

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