Scudo fiscale, previsto rush a settembre
Mancano all'appello molte imprese. Finora non hanno aderito per sfruttare il condono
Se questa seconda versione non sarà in grado di bissare il successo della prima (che ha registrato un'emersione superiore a 55 miliardi di euro) ancora si può pensare ad un rientro vicino ai 40 miliardi, che a conti fatti equivale a circa un miliardo per le casse dell'erario. La stima è degli analisti di Banca Steinhauslin (gruppo Mps) che, dopo un primo semestre a rilento, prevedono per settembre un vero e proprio rush. Gli ultimi dati diffusi dall'Ufficio Italiano Cambi, neanche 15 miliardi emersi nei primi sei mesi, danno la fotografia di uno scudo frenato. Mancano però all'appello le imprese: nei dati Uic non sono contabilizzate ma soprattutto la gran parte delle imprese, secondo gli addetti ai lavori, ancora non ha aderito allo scudo bis sia perchè ha pensato prima a sfruttare l'opportunità del condono tombale, sia perchè la normativa (prima della proroga) presentava ancora alcune incertezze proprio per le persone giuridiche. «Il decreto che proroga ancora la sanatoria con l'aliquota agevolata al 2,5% e che elimina la responsabilità penale degli amministratori delle società - spiegano gli analisti della private bank - dovrebbe portare molte imprese che fino ad oggi non hanno aderito alla sanatoria a cogliere l'opportunità all'ultima ora». Quest'ultima questione, quella della responsabilità dei manager, ha frenato secondo fonti finanziarie parecchie operazioni di sanatoria proprio perchè lasciava allo scoperto, diversamente dallo scudo per le persone fisiche, gli amministratori che avessero concorso alle operazioni. La previsione è dunque quella di un rush a settembre e un'ipotesi attendibile di emersione totale, secondo le previsioni degli analisti della banca, potrebbe essere quella di una cifra intorno ai 40 miliardi di euro. La frenata di giugno non è significativa, rilevano ancora gli addetti ai lavori, perchè in quel mese non c'era certezza normativa, nè sui tempi nè sull'aliquota definitiva. Insomma, chi non ha fatto in tempo perchè era alle prese con il tombale, chi attendeva la proroga e chi invece l'esclusione della responsabilità penale degli amministratori (introdotta proprio con l'ultimo decreto), ora al termine delle vacanze ha tutto il tempo per completare la pace con il fisco. Secondo gli ultimi dati della Bilancia dei Pagamenti, diffusi dall'Ufficio Italiano Cambi, a giugno sono state regolarizzate attività finanziarie per complessivi 392 milioni, contro i 5.815 milioni del mese precedente, portando il totale dei primi sei mesi dell' anno a quota 14.784 milioni. In particolare le persone fisiche residenti - non sono infatti contabilizzate dall'Uic le operazioni effettuate dalle imprese - hanno rimpatriato attività finanziarie per un controvalore di 8.259 milioni di euro e regolarizzato attività finanziarie per altri 6.525 milioni.