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Fs, monito Antitrust il trasporto separato dalle infrastrutture

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È quanto l'Antitrust segnala al Governo, invitando all'applicazione della normativa Ue che vuole la separazione fra gestione delle infrastrutture e trasporto ferroviario. La non effettiva separazione, secondo l'Antitrust, si manifesta «in virtù dei rapporti di controllo e degli interessi economici in comune con le imprese Rfi, cui è affidata la gestione dell'infrastruttura ferroviaria, e Trenitalia». A ciò si aggiunge - continua l'Autorità guidata da Giuseppe Tesauro - la possibilità, contenuta nello stesso decreto che fissa la separazione delle gestioni, data a Trenitalia di fornire, ancora per un anno, i servizi funzionali alle attività svolte all'interno dei terminali merci. «Rfi infatti - ricorda infatti l'Antitrust - aveva già concesso in locazione a Trenitalia, con contratto stipulato il 27 agosto 2002, le aree e gli immobili, nonchè le pertinenze accessorie, degli impianti di 61 terminali merci dislocati in diverse regioni italiane». Un'assegnazione che «contrasta con il principio di separazione sostanziale» ed elude l'esigenza «di affidare ad un soggetto indipendente dalle imprese ferroviarie, sul piano giuridico, organizzativo e decisionale, l'esercizio di alcune funzioni di carattere neutrale, finalizzate a garantire alle imprese ferroviarie l'accesso equo ed indiscriminato alla rete e alle attrezzature di servizio». L'affidamento a Trenitalia dei terminali merci garantisce inoltre alla società - secondo l'Antitrust - un vantaggio competitivo non trascurabile« a discapito degli operatori del settore. Vantaggio ancora maggiore se si considera che «61 terminali tra i più importanti del sistema ferroviario nazionale vengono gestiti dall'impresa dominante nell'attività di trasporto ferroviario e intermodale merci». Un vantaggio competitivo che l'Autorità Garante definisce «in contrasto con la normativa di liberalizzazione del settore» e che evidenzia «l'insufficienza della separazione ad oggi adottata, sia sul piano formale che sostanziale, tra Rfi e Trenitalia e tra queste ultime e la società holding Fs». Immediata la replica del ministro dei Trasporti Lunardi. «Il Governo dovrà affrontare il nodo del riassetto per evitare possibili forme di non trasparenza nell' offerta dei servizi di trasporto».

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