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Cirio, mani olandesi su Del Monte

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Le pretese della banca si scontrano con la legge Prodi che vieta rivalse

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Secondo indiscrezioni, sono queste le intenzioni del colosso bancario olandese che vanta un credito verso la Cirio di 30 milioni di euro e dal momento che questo prestito è scaduto il 31 luglio senza essere stato rimborsato, ora pretende come contropartita il marchio Del Monte. Il contratto con cui gli olandesi hanno concesso il prestito prevede infatti come garanzia una sorta di pegno collegato alla Del Monte. Ora a fronte del mancato rimborso del prestito, Rabobank intende far valere quanto prevede il contratto di finanziamento e ha avviato le procedure per mettere le mani sul marchio Del Monte. La banca, in base alle complesse clausole del prestito ha una «procura per agire» sulla società che detiene il marchio, cioè la Cirio Del Monte International. La decisione di Rabobank è maturata quando è fallito il piano di salvataggio del gruppo italiano messo a punto dall'advisor Livolsi, dal presidente Gianni Fontana e dal direttore generale Roberto Colavolpe che prevedeva il rimborso agli olandesi attraverso la vendita della società controllata nelle Filippine (110-140 milioni di euro). A quel punto la banca si è irrigidita e ha avviato il meccanismo di rivalsa: ha modificato il consiglio di amministrazione della Cirio Del Monte International che detiene il marchio: ha tolto di mezzo gli uomini dipendenti della Cirio, al fine di salvaguardare il valore della società e ha lasciato i dipendenti della società inglese. In prospettiva potrebbe esserci la vendita della società e dunque del marchio, perchè il contratto di diritto inglese concede al creditore la facoltà di agire in tal senso nel caso di insolvenza. Fonti Cirio affermano che «Rabobank ha mosso i suoi passi» ma l'operazione sarà lunga e comunque ostacolata dalla legge Prodi-bis che congela i creditori e blocca le eventuali rivalse che potrebbero danneggiare il valore economico della società. Le manovre di Rabobank non colgono di sorpresa la Cirio. «Il rischio era illustrato - affermano fonti del gruppo alimentare - sul prospetto informativo pubblicato mesi fa». Ma se la banca olandese riuscirà a spuntarla potrà vendere oppure riprendere le trattative con la Cirio esercitando un potere contrattuale più forte», anche se - sostengono alla Cirio - i marchi importanti sono Cirio e De Rica e la perdita di Del Monte non sarebbe fatale per il gruppo. Dalla Rabobank arriva la smentita che ha acquisito il controllo su Del Monte ma nessuna smentita sul cambiamento del cda della società.

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